Pietro Travaglione, contabile dell’Istituto Autonomo Case Popolari, emetteva mandati di pagamenti fasulli o gonfiati che faceva successivamente confluire nelle casse della sua società di consulenza informatica. Una vera e propria truffa allo Stato (da circa 300mila euro) scoperta dalla Guardia di Finanza.
Secondo quanto emerso dalle indagini, i soldi dell’Iacp sono finiti nei conti correnti della società tra il 2009 e il 2013. Il gip ha emesso nei confronti di Travaglione una ordinanza per truffa aggravata e continuata; il divieto di esercitare la propria attività d’impresa; il sequestro di circa 270mila euro; e infine ha disposto la misura cautelare per evitare la reiterazione dei reati verificatisi nell’arco temporale di cinque anni. Indagini iniziate nel maggio del 2014, continuate per ben due anni, a seguito di una semplice denuncia.