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Castellammare, emergenza al San Leonardo: solo due infermieri in Chirurgia

Ospedale San Leonardo Castellammare di Stabia

Carenza di personale all’ospedale San Leonardo di Castellammare, è emergenza al reparto di Chirurgia: gli infermieri lanciano l’allarme attraverso una missiva e i sindacati sollecitano i vertici dell’Asl Na 3 Sud per risolvere il problema.

“Per l’ennesima volta il turno 7-14 il personale del reparto Chirurgia viene a trovarsi in estrema difficoltà per la presenza in servizio di sole due unità senza nessun altro supporto”, si legge nella missiva firmata da due infermieri della Chirurgia. Ma a rendere l’idea dello stress e del carico di lavoro a cui viene sottoposto il personale ci sono numeri da brividi: “Vengono consegnati dal turno notturno 18 pazienti di cui 3 appoggiati a reparti esterni anziani e non autosufficienti, 2 emorragici gravi, e traumatizzati gravi e un paziente in fase terminale”, si legge nella lettera inviata alle organizzazioni sindacali e al responsabile del reparto.

A dare risalto al “grave rischio assistenziale” ci sono anche i rappresentanti delle sigle sindacali Nursing up e Fsi che hanno scritto una nota urgente al commissario dell’Asl Na3 Sud Antonietta Costantini ed al direttore sanitario del nosocomio stabiese.

“Questa è una situazione che accade con regolarità, i turni infermieristici rimangono a due e non si provvede a reintegrare le turnazioni entro i limiti di sicurezza per garantire l’incolumità dei pazienti ed il corretto andamento dei processi assistenziali – si legge nella nota dei sindacati Nursing up e Federazione sindacati indipendenti (Fsi) -. Invitiamo l’azienda a prendere coscienza delle lettera dei dipendenti del San Leonardo, a fronte di questa catastrofe annunciata.

In assenza dell’aggiornamento del “Documento di Valutazione dei Rischi” o “Dvr” (di cui si chiede copia e riscontro ai sensi della legge 241 del 7 aprile 1990) saremo costretti ad attivarci per elevare esposto dei fatti agli organi competenti, all’Ispettorato del Lavoro, alla Prefettura ed alle forze dell’ordine e per portare lo stato emergenziale degli Ospedali come priorità assoluta per garantire il sacrosanto diritto alla salute agli utenti che non possono morire per le politiche di tagli lineari agli organici dei reparti come la Chirurgia , l’Utic, la Mdu, la Dialisi, il Pronto soccorso ma anche agli altri reparti di elezione”.

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