“Queste unità di rinforzo – ha detto il ministro – rappresenteranno con più forza il presidio di legalità che noi intendiamo contrapporre agli episodi di violenza e di recrudescenza della criminalità e alle faide interne che in questo momento caratterizzano le azioni criminali, potenziando il controllo del territorio e rafforzando la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.
“Francamente non mi sono accorto della presenza dei 250 militari annunciati da Alfano e credo che non se ne siano accorti neanche tutti gli altri napoletani”. A dirlo il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “ancora una volta ci troviamo di fronte ai soliti messaggi promozionali, agli spot”.
“Se si dice che si manderà l’esercito per fronteggiare l’escalation criminale della camorra, non ci si può poi limitare a 250 militari” ha aggiunto Borrelli per il quale “l’operazione annunciata e avviata da Alfano rischia di fare la stessa fine di quella destinata alla Terra dei fuochi dove fu inviato un centinaio di militari di cui nessuno si è accorto e che non hanno portato a nessun risultato concreto”.
“Se si decide di affrontare la camorra con l’esercito, bisogna avere il coraggio di farlo per davvero, inviando un contingente ben più numeroso altrimenti con qualche decina di militari si rischia di raggiungere un unico obiettivo: far passare l’immagine che Napoli sia sotto il controllo della camorra e militarizzata” ha concluso Borrelli per il quale “di certo si otterrebbero risultati migliori se si potenziassero le forze dell’ordine inviando uomini e mezzi in grado di rendere più efficace la guerra contro i camorristi”.