“Eminenza, richiamo la sua attenzione sulla drammatica vicenda che ha riguardato Giovanni Carretta, titolare da oltre sessant’anni di uno storico negozio di abbigliamento sito in Napoli al Corso Umberto I e che ha rischiato di concludersi con un gesto estremo. Nella qualità di presidente dell’organizzazione maggiormente rappresentativa delle aziende del terziario, che ha tra le sue finalità statutarie la tutela degli operatori commerciali e che, per il ruolo istituzionale svolto, ben conosce le difficoltà che da diversi anni gli operatori commerciali soprattutto di Napoli e provincia stanno vivendo a causa della gravità e del perdurare della crisi economica, richiedo il Suo autorevole intervento affinché l’Ordine Religioso Francescano, proprietario dell’immobile in oggetto, possa riconsiderare la questione, favorendo un percorso di mediazione che consenta di trovare una soluzione bilanciata tra gli opposti interessi”.
Lo ha scritto Pietro Russo, presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Napoli, in una lettera indirizzata al cardinale di Napoli Crescenzio Sepe. “Già in passato nei Suoi discorsi, quale massima autorità morale del nostro territorio, ha avuto modo di ribadire, di fronte alle disperazione delle famiglie colpite dalla perdita del lavoro e dalla mancanza di fonti di reddito, l’importanza di testimoniare la solidarietà non solo con le parole ma soprattutto con gesti concreti a partire dalla stessa Chiesa, entrando nella realtà concreta delle persone per coglierne le speranze e le attese”, ha scritto ancora Russo.
“Sono certo che la Sua discesa in campo saprà illuminare la strada da percorrere, ispirando il compimento di azioni misericordiose di cui si avverte sempre più il bisogno in un mondo che sembra divenuto sordo alle invocazioni di aiuto”.