Le armi erano legalmente detenute per la caccia ma potrebbero essere “compatibili” con la sparatoria. La posizione del vicino, non indagato, è al vaglio degli inquirenti.
I fucili saranno inviati al Racis di Roma.
La pista privilegiata dai carabinieri per venire a capo del raid resta quella dei dissidi sorti tra diversi gruppi criminali impegnati nel business milionario
del narcotraffico di marijuana dei Lattari.