Quest’oggi, nelle aule comunali di via Provinciale Schiti, alla presenza del sindaco Giosuè Starita, del referente locale di Libera Michele Del Gaudio sono stati presentati i punti fondamentali della lotta che verrà portata avanti nei prossimi mesi contro la camorra. Sono ben quindici gli obbiettivi che si sono posti i rappresentanti da entrambe le parti e riguardano particolarmente la vita politica cittadina.
Prima di tutto, nei prossimi giorni, il sindaco Starita dovrà informare la popolazione sulla esecuzione delle prescrizioni prefettizie e sulle ulteriori responsabilità che intende accopparsi per combattere la camorra; bisognerà istituire il Responsanbili Anticamorra, in aggiunta a quello della corruzione e della trasparenza; approvare ogni anno il Piano Anticamorra; informatizzare tutti i procedimenti e pubblicarli sul sito; ruotare ogni tre anni dirigenti e dipendenti dei settori più vulnerabili; rapportare l’idennita dei dirigenti all’attuazione del piano anticamorra; applicare il Codice Etico per i dipendenti pubblici; abolire tutte le consulenze; vigilare su tutti i settori nei quali si può inserire la camorra; collaborare con le forze dell’ordine per favorire la lotta alle associazioni camorristiche; incoraggiare il cittadino a denunciare.
Soddisfatto il primo cittadino oplontino che ha così commentato la firma dell’intesa: “E’un’iniziativa molto positiva perché è un’importante sinergia tra l’associazionismo territoriale e l’amministrazione comunale. Sono convinto che le istituzioni devono essere in grado di leggere e recepire gli input di chi opera con efficacia e passione sul territorio. Per troppi anni la nostra città è stata martoriata dalle associazioni criminali che hanno bloccato lo sviluppo: basti pensare al grande mercato ittico oplontino che per omicidi e minacce nel settore non esiste più. Adesso è arrivato il momento di dire basta: basta girare la faccia, basta giustificare! Se uno diventa camorrista la colpa non è dello Stato ma sua: è lui che sceglie una strada sbagliata. Può esistere l’emergenza sociale ma no per forza deve esistere la camorra”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il referente locale di Libera Michele del Gaudio: “Ringrazio il sindaco per questa intesa con la nostra associazione. Ci tengo a sottolineare, visto le tante polemiche dei giorni scorsi, che Libera non è dalla parte del sindaco, ne dalla parte della maggioranza: non ci schieriamo dal punto di vista politico. Da oggi in poi inizieremo a pressare il comune affinchè rispetti tutte gli impegni presi. L’unico consiglio che mi sento di dare al sindaco è questo: inizi a fare come meglio crede per far rispettare la legalità, senza lasciarsi influenzare da fattori esterni. Deve essere in grado di mettere dei paletti che nessun suo successore potrà mai eliminare così da poter finalmente cancellare la camorra da questa città e ripartire nel segno dell’onestà”.
Da tempo ormai a Torre Annunziata si respira un’aria diversa e il segnale forte che arriva dalle istituzioni è chiaro: basta camorra, basta illegalità. E’ arrivato il momento di ripartire, e ripartire significa essere tutti più partecipi. Denunciare è il primo passo per creare una città migliore ma per farlo c’è bisogno di coraggio e di un forte senso civico. Per questo motivo le scuole giocano un ruolo importante nella valorizzazione del territorio: partendo dalle scuole primarie fino a quelle secondarie bisogna insistere sui valori della legalità e della lotta alla camorra. Solo così il futuro non sarà più buio del passato.
Gennaro Esposito