Nelle antiche cosmologie greche il caos era considerato lo stato di completo disordine, da cui si sarebbe poi formato l’universo ordinato. In questa accezione, volendo essere ottimisti, possiamo dire che a Castellammare di Stabia regna il caos sociale. La città è in ginocchio, attanagliata dalla crisi economica, dalla mala-politica e dalla malavita.
Tuttavia con l’approssimarsi delle elezioni comunali un fremito di vita sta rimescolato il calderone caotico, il nuovo sindaco dovrebbe essere il primigenio aggregato di ordine, e tante voci, spesso in cacofonia, si levano per annunciare questa o quella iniziativa rivolta al benessere, al progresso e al futuro del territorio e degli stabiesi.
Roboante, ad esempio, l’annuncio dei 5 Stelle che grazie all’impegno del cittadino stabiese Luigi Cirillo eletto consigliere regionale sono riusciti ad ottenere dalla Regione Campania l’approvazione della proposta di rinominare la fermata di Via Nocera della Circumvesuviana, a cui saranno aggiunte le parole Scavi di Stabia. L’apposita dicitura metterebbe in risalto il patrimonio archeologico locale. Peccato però che questa teoria della visibilità cozza con la dura realtà, ammesso che il malcapitato turista riesca a raggiungere Castellammare servendosi del trenino vesuviano una volta sceso alla suddetta fermata si ritroverebbe nel nulla, con scavi archeologici lontani e praticamente irraggiungibili per mancanza di indicazioni e trasporto pubblico assolutamente inefficiente. Va da sé che la teoria della visibilità e della non realtà è già fallita in passato, proprio sulla linea della Circumvesuviana poche fermate dopo Via Nocera, in direzione Sorrento, c’è in bella mostra, si fa per dire, la fermata Castellammare Terme scalo ferroviario chiuso per inutilità, visto il misero fallimento delle Terme Stabiane.
Da contraltare al lodevole impegno dei pentastellati, ci sono Tristano Dello Joio-Ravallese e il “Comitato Elettorale Castellammare di Stabia con Vincenzo De Luca Presidente” che hanno organizzato nella città delle acque un convegno dal titolo “Rilanciare la mobilità terrestre e potenziare i flussi turistici locali restituendo al trasporto pubblico quel ruolo centrale e strategico nello sviluppo economico del territorio”. Simposio previsto per il prossimo mercoledì, 24 febbraio 2016, alle ore 17.30, nella Sala Convegni del Palazzetto del Mare in via Bonito n° 4.
Insomma, a giudicare da questa iniziativa si direbbe che i sostenitori del governatore De Luca e dunque del Partito Democratico possono bene integrarsi con la politica della visibilità di Carillo e dei 5 Stelle. Con gli uni impegnati a far funzionare i treni e gli altri a scegliere i nomi delle fermate tutto dovrebbe finire per il meglio. Sarebbe opportuno, ovviamente, anche in questo caso, che gli organizzatori avessero bene in mente il reale stato delle cose altrimenti parole come turismo, flussi turistici, economia, sviluppo diventano solo carote irraggiungibili per cittadini troppo bastonati.
Ma non finisce qua, nel caos ci sono tante cose e tra queste anche “Cambiare con la cultura: valorizzazione e futuro del Palazzo reale di Quisisana e degli scavi di Stabiae” , incontro promosso a Castellammare dalle associazioni culturali Idea Città, Comitato per gli Scavi di Stabia, Funiculart, Legambiente circolo Woodwardia, Centro di cultura e storia dei Monti Lattari. Ancora una volta un bel sogno offerto ad un popolo di disperati. Ancora punti d’unione tra iniziative… Ancora il sospetto che ci sia poca, pochissima, realtà dietro alle tante parole e ai pochi fatti.
Da tutto questo dovrebbe nascere il futuro ordinato di Castellammare, a meno che la parola caos non voglia semplicemente dire che in questa città esiste un estremo disordine e una grande confusione da cui, purtroppo, nulla di buono mai verrà fuori.
Ferdinando Fontanella
Twitter: @nandofnt