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Givova Scafati contro gli arbitri

arbitriIn seguito ed in relazione alle dichiarazioni rese da coach Giovanni Perdichizzi e da patron Nello Longobardi nella conferenza stampa post derby di ieri sera nella sala stampa del PalaMangano e riportate nel precedente comunicato, nonché da tutti gli organi di informazione (stampa, siti web, tv e canali youtube), la Givova Scafati intende effettuare precisazioni ed osservazioni più che doverose.

 

Le manifestazioni di dissenso mosse dal capo allenatore e dal massimo esponente societario nella conferenza stampa post derby, non sono state estemporanee o semplicemente rese a caldo, condizionate dalla delusione della sconfitta casalinga (prima del 2016) subita per mano della Bcc Agropoli. Innanzitutto, la società dell’Agro, con quanto affermato, non ha mai inteso sminuire gli indubbi meriti della Bcc Agropoli, protagonista di un’ottima gara al PalaMangano, dove ha conquistato il successo con qualità, valore e pregio. Le accuse mosse all’indirizzo dei primi due arbitri dell’incontro, ovvero dei sig.ri Brindisi Federico di Torino e Caruso Daniele di Pavia, e conseguentemente al loro designatore, il sig. Mauro Pozzana, sono il frutto di un discernimento oculato e ravveduto che staff tecnico e dirigenziale, subito dopo la sirena conclusiva del match, hanno effettuato in pieno concerto, in maniera lucida, coerente, ragionevole e sensata, perché suffragata da una lunga serie di episodi avvenuti nel corso della gara, che in questa sede si vuole sottolineare e portare all’attenzione di tutti, compresi coloro che potranno constatare tali accadimenti da una visione attenta ed oculata della differita dell’incontro.

 

Questo l’elenco dei più vistosi ed evidenti errori arbitrali commessi dei suddetti sig.ri Brindisi e Caruso, soprattutto in relazione alla disparità di metro e di trattamento rivolto alle due squadre sul parquet:

PRIMO QUARTO

 

SECONDO QUARTO

 

TERZO QUARTO

 

QUARTO QUARTO

 

Con questo semplificativo elenco, la Givova Scafati ha voluto solo sottolineare gli episodi che costituiscono elementi più che probanti a suffragio delle dichiarazioni e delle accuse rese nell’immediato post gara da coach Giovanni Perdichizzi e da patron Nello Longobardi, entrambi delusi ed amareggiati dal comportamento tenuto dalle giacchette grigie e stufi di subire passivamente il loro sconveniente atteggiamento, mostrato sia in campo (con minacce continue al tecnico) che negli spogliatoi (chiedendo continuamente di tenere sgombero da persone il tunnel di accesso al campo). Le prime avvisaglie di questa premeditazione nei confronti della società gialloblù si sono verificate già in occasione della sfida interna, peraltro vinta dalla Givova Scafati, contro la Paffoni Omegna (sostituzione del primo arbitro con un altro alla vigilia dell’incontro) e dalla continua designazione per le gare del PalaMangano di arbitri giovani, che il responsabile arbitrale di serie A2 maschile, il sig. Mauro Pozzana, consapevole della loro poca esperienza, etichettando la struttura scafatese e l’ambiente che la circonda come campo caldo e pericoloso, finisce per condizionarli mentalmente, ancor prima dell’inizio della gara.

Pressati da tali considerazioni, i direttori di gara vengono condizionati al punto tale da non riuscire ad arbitrare in serenità, finendo, come è successo in occasione del derby contro la Bcc Agropoli, di utilizzare un metro diverso e di penalizzare conseguentemente ed inevitabilmente la squadra di casa. Un modo di fare, questo, che per bocca di patron Longobardi, la Givova Scafati ha deciso di esplicitare e condannare, affinché simili episodi dettati da un atteggiamento premeditato nei confronti dell’ambiente scafatese, possano avere finalmente termine.

 

Antonio Pollioso

Ufficio Stampa

Givova Scafati Basket

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