Per motivi legati all’accesso ad una discoteca, infatti, alcuni ragazzi erano stati aggrediti da un altro gruppo di giovani; in quella circostanza si era scatenata una rissa ma quasi tutti i partecipanti si erano allontanati poco prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.
Nei week end successivi, i giovani si erano incontrati nuovamente all’interno di alcuni locali notturni, ed in qualche circostanza si erano provocati e minacciati a vicenda, tuttavia non venendo mai alle mani.
Lo scorso fine settimana, due ragazzi, appartenenti ad uno dei gruppi fronteggiatisi a Capodanno, hanno avvicinato due giovani, che a loro dire nella notte di San Silvestro, nell’ambito degli enunciati eventi, non erano stati rispettosi nei loro confronti, iniziando a minacciarli che si sarebbero vendicati: in particolare uno dei due ha fatto dei movimenti, quasi per far credere che fosse in possesso di una pistola.
Le minacce sono continuate mediante sms, messaggi “Facebook” e “Whatsapp”, fino a giungere alla richiesta di una somma di denaro per evitare il proseguire e soprattutto il concretizzarsi delle stesse.
Una delle vittime ha deciso, quindi, di denunciare il tutto ai carabinieri della compagnia di Ischia, e nella serata di ieri, a seguito dell’ennesima richiesta, è stato organizzato un servizio atto a monitorare lo scambio.
Uno dei giovani infatti ha affermato testualmente: “Se non paghi teniamo la pistola ed i coltelli e ti uccidiamo”.
Nella stessa serata, la giovane vittima in località “Buonopane” del Comune di Barano d’Ischia, ha consegnato la somma contante di 500 euro nelle mani di uno dei due giovani del gruppo opposto, che è stato prontamente fermato dai carabinieri in abiti civili appostati nelle vicinanze.
Il ragazzo fermato è stato tratto in arresto, mentre l’amico, non presente al momento dello scambio, è stato denunciato in stato di libertà, entrambi in quanto responsabili di estorsione. Le successive perquisizioni presso i domicili degli indagati hanno dato esito negativo. L’arrestato, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Napoli Poggioreale. I due giovani indagati sono due 19enni baranesi, al momento incensurati.