Questa mattina si è svolto a Marcianise – presso il liceo scientifico e classico «Federico Quercia» organizzato dal preside prof. Diamante Marotta – il dibattito sui temi della legalità nel ricordo di un magistrato di origine marcianisana: Vittorio De Martino.
Oltre agli alunni del liceo, numerose le autorità militari e civili che hanno voluto essere presenti alla lodevole iniziativa. Tra le illustri presenze spiccavano: la figlia del magistrato De Martino, Diana; il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti; il questore di Caserta, Francesco Messina; i prefetti di Caserta e Napoli e il Vice Capo della Polizia, il prefetto Matteo Piantedosi.
Presente al convegno anche la delegazione del Sindacato di Polizia Coisp rappresentata dal Segretario Generale Regionale Giuseppe Raimondi il quale ha così commentato: “Una iniziativa lodevole del Dirigente Scolastico Prof. Diamante Marotta. Un’ennesima ed importante occasione di approfondimento di tutto quanto alimenta e fomenta ciò che noi ci troviamo a combattere quotidianamente, che il Coisp non si stanca di promuovere nella certezza che questa sia la strada giusta per rinnovare l’impegno di ciascuno di noi nella sfida per la legalità, che a volte, soprattutto in certe zone cosiddette ‘di frontiera’, può apparire impari e persino impossibile, ma che invece è un obiettivo possibile che deve essere raggiunto nel nome di una giustizia sociale che non può prescindere dal benessere di tutti i cittadini onesti che popolano Comuni come quello di Marcianise, e soprattutto dei nostri giovani.
Ho apprezzato in modo particolare – continua il leader regionale del sindacato di polizia Coisp – le parole del procuratore Franco Roberti quando afferma che le mafie si possono sconfiggere purché ci sia la volontà dello Stato. Ed è proprio questo che manca, la vera volontà politica di combattere la camorra in questi territori dove la criminalità la fa da padrona, dove nessuno si sente sicuro. Un paese che non investe in modo serio nella lotta per la criminalità è un paese sconfitto sin dall’inizio. Solo propaganda politica ma poi nei fatti nessun Governo ha mai investito per la sicurezza. La provincia di Caserta è l’emblema del problema dove l’età media del poliziotto ormai ha raggiunto i 50 anni. Si lavora con una cronica carenza di uomini e mezzi , in uffici che in alcuni casi definirei da terzo mondo. La cosa che fa più rabbia è che a nessuno interessa rafforzare i posti di polizia di questa provincia, dai politici , alle istituzioni per poi finire al nostro Dipartimento. Noi continueremo a gridare ed a denunciare le difficoltà degli operatori di polizia .”