La città di Castellammare di Stabia, deve risorgere e ritornare ad esprimere le sue immense potenzialità. Sono stati tanti i fallimenti degli ultimi anni che hanno portato la città delle acque a perdere totalmente il ruolo importante che aveva nel mondo turistico.
Tra le tante negatività, spicca ovviamente la questione terme che, ormai da anni, rappresenta uno dei problemi fondamentali del territorio. Gli ex lavoratori hanno provato in tutti i modi a far sentire la loro voce alle istituzioni politiche ma nelle passate amministrazioni nulla si è mosso e la situazione è notevolmente peggiorata. Per questo motivo, mentre il comune viene gestito attualmente dal Commissario Vaccaro, si è deciso di chiedere il suo intervento in merito ad alcune situazioni non ancora chiare.
Gli ex termali, infatti, hanno indirizzato una lettera proprio a Vaccaro con la speranza di avere delle delucidazioni: “Abbiamo stima della sua persona, poiché nella forma e nella sostanza rappresenta l’identità dello Stato nella nostra amata città, ma nello stesso tempo vorremmo comprendere, senza mezzi termini perché il patrimonio immobiliare viene lasciato nel completo abbandono.
I lavoratori termali sono stati licenziati il 22 luglio 2015, per volontà della Sint, infatti con istanza 12/05/2015 è stato chiesto la restituzione del compendio immobiliare, dove tale atto di restituzione ha precluso la curatela di procedere alla cessione dell’azienda, che a sua volta rappresentava l’unica opportunità di mantenere i livelli occupazionali”.
“Detto fatto – continuano lavoratori -, il Tribunale di Torre Annunziata il 22 Luglio 2015, con un provvedimento del Giudice Delegato Vincenzo Del Sorbo: “autorizza la restituzione anticipata del compendio “Nuove Terme al Solaro .” Tale restituzione ad oggi non si è mai concretizzata, nonostante il provvedimento sia stato confermato il 4 Febbraio 2016 dal nuovo Giudice Delegato dott.ssa Valentina Vitulano (Insinuazione n°195)”.
Per questi motivi, il disappunto degli ex termali è tanto e sono molti ancora gli interrogativi da risolvere. Prima di tutto ‘perché due provvedimenti di un Giudice Delegato, non vengono posti in esecuzione ed accettati dalla Sint a distanza di tempo? Perché un patrimonio pubblico, è lasciato incustodito da tempo immemore (Terme del Solaro)? Perché la Sint non aveva rimesso il mandato nelle mani del suo amministratore? Perché l’amministratore di Sint, quando si è incontrato con la Curatela Fallimentare, ha rifiutato la “consegna delle chiavi” nei fatti la restituzione imposta dai richiamati provvedimenti del tribunale? Perché la Sint, parla solo oggi di voler sottoporre al comitato partecipazioni societarie, i due provvedimenti del Giudice Delegato?”.
Purtroppo per gli ex termali la situazione è diventata veramente insostenibile e, per questo motivo, la situazione deve per forza cambiare. In assenza di risposte ai quesiti sopra riportati, i lavoratori intendono valutare tutte quelle azioni poste a tutela dei beni pubblici, da eventuali danni erariali e/o responsabilità di altra natura giuridicamente rilevanti.
Gennaro Esposito