La 12° edizione della rassegna teatrale di Saviano è sicuramente quella della consacrazione. Lo dicono i numeri: 16 compagnie in scena, di cui ben 7 a presentare opere indite; teatro/auditorium di via Falcone e Borsellino della “Città del Carnevale”, a far registrare continui pienoni; visibilità offerta alle compagnie previo un servizio stampa puntuale ed efficiente che comporta la presentazione dell’opera prima della messa in scena secondo calendario e recensione a seguito della rappresentazione; presenza costante delle autorità comunali, in primis il sindaco Carmine Sommese e consigliere della città metropolitana, Francesco Iovino; intervento e saluto di rappresentanti dei paesi di provenienza della compagnia che sale di volta in volta sul palco e non ultimo l’incessante, proficuo lavoro del patron dell’accogliente struttura savianese, Giovanni Palladoro, la cui passione per quella che può essere considerata senza far torto a nessuno, la sua creatura, lo spinge a fare sempre meglio, a non lasciare niente di intentato affinché ognuno venga messo a proprio agio.
Ma lo dice anche l’organizzazione che l’apposito “gruppo di lavoro” – presidente pro-loco Costanza Aschettino; consigliere città metropolitana Francesco Iovino; Carmine Ciccone Scenografo; esperti di teatro Giacomo Simonelli e Donatella Acierno; Mauro Romano responsabile area comunicazione con Antonio Romano – ha dato all’evento, dettando disposizioni per ogni componente coinvolta e invogliando persino la scuola, previo un questionario che si consegna di volta in volta ad alunni del locale istituto scolastico, guidati da un insegnante, attraverso il quale i giovani esprimono un giudizio sull’opera portata in scena.
L’ottava opera in rassegna è “Scarpe doppie e cervella fine”, commedia di Gaetano Di Maio, con un adattamento e regia di Antonio Cerciello, che sarà rappresentata domenica 28 febbraio prossimo a partire dalle ore 18:00 al teatro savianese. Si tratta di uno spettacolo divertente in un mix di ingredienti teatrali tutti da ridere, a cui si aggiunge la componente solidarietà, in quanto l’incasso sarà devoluto ai missionari della “Divina Misericordia” dell’istituto Anselmi di Marigliano, che alla fine della commedia interverranno per illustrare il progetto per la realizzazione della “Casa Famiglia Anselmi”, e continuare, così, l’opera meritoria di Padre Arturo D’Onofrio.
In “Scarpe doppie e cervella fine”, viene messo in risalto l’aspetto grottesco di un mondo semplice, dove non esistono mezze misure, anche se il tutto viene eccessivamente inasprito. Vincenzo – dai modi grossolani e con la frenesia di ostentare la presunta nobiltà di suo figlio Gabriele, nato dal matrimonio con una baronessa – è il protagonista simbolo dell’inverosimile contesto teatrale. Bugie, equivoci, situazioni sorprendenti, sono le componenti di questa esilarante commedia, dove, tra l’altro, la cameriera Angelarosa, dai comportamenti assillanti, coi suoi modi invadenti, involontariamente rivela la propria identità di madre del “barboncino”, che, per stargli vicino, ha sostenuto anni di duro lavoro. Per il rocambolesco e sorprendente finale, l’appuntamento è per domenica 28 febbraio, ore 18:00, al teatro/auditorium di via Falcone e Borsellino, Saviano (Na).
Mauro Romano