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“Tonino Napoli: zero a zero” in scena fino a domenica

12784444_10208430355067042_1350541034_nLo spazio ZTN (Zona Teatro Naviganti) ospiterà da venerdì 26 a domenica 28 febbraio 2016 lo spettacolo “Tonino Napoli: Zero a Zero”. Per tutte e tre le serate si inizierà alle ore 21.

Scritto da Roberto Russo, “Tonino Napoli: Zero a Zero” vive sulla regia e sull’interpretazione di Agostino Chiummariello. Al suo fianco, nel ruolo dell’immigrato rumeno, Vittorio Cataldi, fisarmonicista ed arrangiatore, che arricchirà il Porno/Comico Caleidoscopio con brani musicali interpretati e danzati dallo stesso Tonino.

 

 

Questo monologo è stato definito un monologo comico, “caleidoscopico” ma soprattutto, pornografico.

Possiamo infatti dire che è “Porno” entrare in anfratti angusti, oscuri (urologici/ginecologici/esistenziali) che coincidono con il Massimo Scandalo: dire, dopo un’intera vita, la Propria Verità. Tonino Napoli è un “Signor Qualunque” che, d’improvviso, si rende conto di aver vissuto la vita di un altro, di aver parlato o pensato con le parole ed i pensieri degli altri. Da questa consapevolezza, che si sostanzia nel “clamoroso” gesto di barricarsi sul terrazzo del proprio Condominio insieme ad un malcapitato immigrato rumeno, si dipana un racconto fatto di rabbia, frustrazione e, nel contempo, di un’amarezza che sconfina nella comicità più spinta. Tonino, personaggio a metà fra Gogol e  Scarpetta, comprende di aver atteso per una vita un evento o un’occasione che dessero un senso alla propria esistenza. Costretto nella quotidianità ad assumere un profilo basso e grigio, a subire le piccole e grandi prepotenze da parte del mondo, l’uomo esprime la  propria grottesca aspirazione ad essere, una volta tanto, protagonista e non spettatore, di un evento epocale, di una sorta di Giudizio Universale, che abbia il valore di una catarsi e che possa riscattare anni ed anni di anonimato. Egli invoca un attacco kamikaze sul proprio palazzo, stile 11 Settembre, nella Napoli di oggi fra le sue quotidianità altrettanto grottesche e contraddittorie.

Tonino Napoli, surreale e reale nel contempo, si pone come simbolo di un periodo di grandi incertezze personali e sociali, nei confronti delle quali, l’unica Panacea è l’individuazione di un Nemico al quale addossare la responsabilità dei propri fallimenti.

 

“Un nemico è più necessario di un grande amore, anzi, sotto sotto, il nemico è il grande amore”

Tonino è consapevole di regalare la propria vita al tempo che scorre e di non riuscire a trovare né un senso, né una risposta ai propri anni trascorsi e a quelli ancora da venire. La sua vita è un costante nulla di fatto: Zero a Zero al fischio finale.

 

Vi ricordiamo che lo spazio ZTN si trova proprio a piazza Dante a Napoli, per arrivarci basta percorrere pochi metri nel vicoletto di fianco alla rosticceria ‘Vac e press’, proprio di fronte l’uscita della metro, dove c’è anche il celebre bar Mexico.

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