Sito istituzionale del Comune di Torre Annunziata poco trasparente: avviata un’analisi da parte dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac). E’ quanto affermato in una nota da Michele Del Gaudio, referente di Libera Associazione Antimafie, presidio di Torre Annunziata “Raffaele Pastore e Luigi Staiano”.
I punti dolenti sarebbero costituiti dall’assenza di alcuni atti, allegati e fatture.
“La trasparenza è uno degli antidoti alla corruzione – ha scritto in un comunicato Del Gaudio – . Ecco perché Libera ha articolato una serie di richieste che, attraverso la pubblicità degli atti amministrativi, tende a ridurre la corruzione, fino ad eliminarla.
Fra il Comune e Libera si è istaurato negli ultimi mesi un rapporto costruttivo che ha prodotto non poche conseguenze concrete in materia di lotta alla povertà, alla camorra, alla corruzione. Libera quindi innanzitutto esorta il sindaco Giosuè Starita a chiarire la vicenda, ad individuare le violazioni, a sanzionare i responsabili, e chiede al Comune, nelle sue diverse articolazioni, di assumere alcuni impegni, che, se attuati, porrebbero Torre all’avanguardia nel settore, perché introdurrebbero garanzie per i cittadini superiori a quelle previste dalla legge.
In particolare si dovrebbe: approvare il Regolamento per la Trasparenza e per la gestione del sito istituzionale del Comune al fine di assicurare la rigorosa applicazione della normativa vigente; eseguire la mappatura della macchina comunale per fotografare la situazione e adottare le conseguenti misure; formare personale con competenze specifiche; rapportare l’indennità del Responsabile della Trasparenza alla efficienza del servizio; digitalizzazione l’intera amministrazione; consentire in particolare la consultazione online di tutti i dati importanti su bilancio, utilizzo delle risorse, concorsi e bandi d’appalto; interpretare la normativa vigente nel senso più ampio possibile per consentire al cittadino il diritto di accesso a tutti i documenti, gli atti, le informazioni e i dati formati, detenuti o comunque in possesso del Comune; rispondere alle istanze di accesso in tempi rapidi e comunque al massimo entro 30 giorni, fissando sanzioni in caso di inosservanza; inserire sul sito istituzionale le eccezioni all’accesso, chiare e tassative; rendere gratuito l’accesso a documenti informatici; limitare al costo effettivo di riproduzione e di eventuale spedizione l’accesso ad atti e documenti analogici; pubblicare l’informazione nella sezione “Amministrazione Trasparente” se è stata oggetto di almeno tre distinte richieste di accesso; estendere tali modalità alle società partecipate e ai gestori di servizi pubblici; riconoscere all’Osservatorio per la Legalità la funzione di controllo in materia”.
Antonio Giuseppe Flauto