E’ una parodia settecentesca, che, passando per il Don Faust di Antonio Petito ci introduce in una famiglia napoletana dei giorni nostri, i Barilotto, uno “sbilenco” gruppo domestico, impegnato giorno per giorno nell’amministrazione di una rivendita ambulante, oberata dai debiti, con i problemi di tutto il nucleo familiare, il quale è strettamente unito e sottoposto ad una limitazione di sopravvivenza estrema.
All’unità della famiglia si contrappone il solitario Amleto, figlio senza padre, il quale incrementa paure e titubanze, insieme a caratteristi, i congiunti, e crede che il suo destino sia quello appunto di “Amleto” il principe di Danimarca; intorno a Lui la vicenda shakespeariana diventa racconto scenico di untesto spiritoso, che risulta divertente soprattutto nella distribuzione dei ruoli.
La compagnia Punta Corsara, nata a Scampia oggi è una realtà teatrale che ha accumulato parecchi riconoscimenti, quali il Premio della critica, il Premio In-box, il Premio Histrio e due Ubu. Con “Hamlet Travestie”, l’equipe teatrale crea una messa in scena spiritosa in cui, recita la presentazione, “una serie di situazioni tragicamente comiche, si dipanano a ritmo serrato, regalandoci uno spettacolo godibilissimo e dimostrandoci quanto possa essere valida la sintonia fra tradizione farsesca napoletana e grande teatro europeo”.
Il prossimo appuntamento del teatro Bellini è per il 18 marzo, con la Commedia di Anthony Burgess “Arancia Meccanica” , per la regia di Gabriele Russo.
Federico Orsini