Terme di Stabia, lavoratori incatenati al tribunale di Torre Annunziata

termali

Nonostante la situazione tutt’altro che felice, gli ex termali non smettono di credere nella rinascita dell’azienda sperando in un futuro migliore.

L’intero gruppo dei lavoratori, questa mattina si è incatenato, inscenando una singolare protesta, davanti al tribunale di Torre Annunziata, dove si è tenuta l’udienza fallimentare delle Terme (fiore all’occhiello del comune di Castellammare fino a qualche anno fa).

Infatti, dopo essere stati immobili davanti all’edificio giudiziario fin dalle prime luci dell’alba, hanno sciolto le catene e si sono recati in fila indiana all’interno del tribunale per poter seguire l’udienza e per poter avere risposte certe sul loro futuro che ad oggi è molto negativo.

Il giudice, una volta letto tutti gli atti del processo, ha deciso di rinviare la seduta al 18 marzo 2016, giorno nel quale dovrebbe essere emessa la sentenza. Queste udienze vengono svolte in quanto gli ex termali hanno impugnato il licenziamento firmato dal curatore Massimo Sequino e hanno chiesto il reintegro in servizio facendo capo alla Sint, partecipata del comune stabiese proprietaria dello stabilimento.

I lavoratori, tuttavia, non possono far altro che essere amareggiati per la situazione che si è venuta a creare soprattutto nei confronti della Sint che, a loro dire, sta portando avanti un’ulteriore accanimento nei loro confronti. Infatti, la Sint, attualmente è retta da un commissario (che rappresenta lo Stato) a differenza di qualche mese fa quando a gestirla era il partito di maggioranza stabiese, e di conseguenza, non dovrebbe assumere atteggiamenti politici.

Inoltre, ciò che ha reso ancora più delusi gli ex termali, è il comportamento della Sint riguardante l’utilizzo dello stabilimento. In particolare, inizialmente, la società aveva richiesto a gran voce i locali, per poi rifiutarli pretendendo un intervento di manutenzione da parte della curatela perchè il complesso era stato preso di mira da vandali e ladri dopo il fallimento di Terme. La restituzione, tuttavia, è stata confermata sia dal Giudice Delegato Vincenzo Del Sorbo che dal nuovo Giudice Delegato Valentina Vitulano. Ma ad oggi, nulla si è mosso.

La domanda che sorge spontanea, quindi, è la seguente: perché un patrimonio pubblico è lasciato incustodito da tempo immemore? Una situazione non sicuramente semplice e, allo stesso tempo, neanche molto chiara che, si spera, possa concludersi con la prossima udienza nel tribunale di Torre Annunziata.

Gennaro Esposito

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