“I beni culturali della Campania hanno bisogno di lavoro e di abnegazione se davvero l’obiettivo comune al quale si tende è la creazione di economia e di occupazione per i nostri territori. Alla luce di questo appaiono davvero paradossali le accuse indirizzate al direttore Felicori, quelle cioè di lavorare troppo. Se così è, ci vorrebbero dieci, cento, mille direttori ugualmente dediti al proprio lavoro.
Polemiche del genere danneggiano la Campania. Bene ha fatto il presidente De Luca a censurare questi atteggiamenti. Per un rafforzamento effettivo del turismo in Campania c’è bisogno di consolidare l’immagine di terra ospitale ed operosa. Tutto il nostro sostegno a chi, insieme a noi, va in questa stessa direzione”. Lo dichiara Corrado Matera, assessore al Turismo della Regione Campania.
Anche il web si mobilita per sostenere il direttore Mauro Felicori, la pagina di vari social della Reggia è invasa di commenti positivi a sostegno dell’uomo preso di mira da tre sindacati perché “lavora troppo e mette a rischio l’intera struttura”.
La critica mossa dalle sigle sindacali UIL, USB e UGL lamenta che le mansioni del direttore si spingano oltre gli incarichi ricevuti, distribuendo, ad esempio, al personale di vigilanza compito anche fuori da quelli per ci sono stati assunti, come quelli amministrativi.
Alcuni sindacati nazionali si sono distanziati dal documento inviato dai responsabili locali di UIL, USB e UGL. Il segretario generale della UIL, Carmelo Barbagallo, ha annunciato che il sindacato “procederà alla sospensione di tutti i propri sindacalisti coinvolti”, mentre il segretario generale della CGIL Susanna Camusso ha scritto su Twitter che “quei sindacati alla Reggia di Caserta hanno sbagliato”.