Martedì 8 marzo alle ore 20.30 torna in scena al Teatro di Costanzo Mattiello di Pompei,”Donnamore”, uno spettacolo e un progetto di Liberato Santarpino e Giovanna Iovine, una dedica all’universo femminile attraverso i più importanti personaggi della storia, che ha visto la presenza, per la sua prima del 16 febbraio scorso, di una madrina d’eccezione, da tempo impegnata nella lotta alla terribile piaga della violenza di genere: Barbara De Rossi.
Dopo la prima ad inviti, il ricavato delle repliche successive è stato e sarà destinato, attraverso il comitato delle pari opportunità presso il Consiglio dell’Ordine degli avvocati del Tribunale di Torre Annunziata, all’istituzione di borse di studio rivolte ai figli delle donne che hanno subito maltrattamenti o abusi, con la possibilità di avviare i ragazzi allo studio della musica o della recitazione in strutture convenzionate. Un circolo virtuoso che passa attraverso la cultura, lo spettacolo e la musica, che vuole sensibilizzare il pubblico sul tema della violenza sulle donne e porvi termine.
Il filo conduttore dello spettacolo, ambientato in una clinica psichiatrica femminile, è il sentimento dell’amore delle donne, in tutte le sue forme: “…dove porta le donne a voler vivere il sentimento dell’amore fino in fondo…?”.
In “Donnamore”, le cantanti, le ballerine e le attrici in scena interpretano il cambiamento del ruolo femminile avvenuto nel tempo, attraverso figure della storia come Hatshepsut (la prima donna Faraone del grande Egitto), Agape (la donna Greca, usata solo per procreare e badare ai figli), Didone (regina di Cartagine, immolatasi sul rogo per il dolore dell’abbandono), la Madonna (e il suo dolore di madre per la morte di un figlio), Ipazia (la prima donna matematica della storia, uccisa dagli uomini per il suo sapere), Francesca da Rimini (uccisa per l’amore dimostrato), Giovanna D’Arco (guerriera per la sua terra e per il suo popolo), Anna Frank (vita spezzata dalle ideologie folli di un uomo), Madre Teresa di Calcutta (e il suo amore per i più deboli della terra), con particolare attenzione all’evolversi della relazione tra i sessi e all’atteggiamento degli uomini nei confronti delle donne. Attraverso un testo dal linguaggio accessibile ad ogni fascia di pubblico, lo spettacolo tocca con semplicità e leggerezza temi difficili, legati dal filo conduttore della musica e della danza.
Il progetto “Donnamore” nasce con l’intento di sensibilizzare la platea scolastica, e non solo, alla “cultura del rispetto”, affiancando, in quest’ambito di riflessione sociale e comportamentale, il sistema scolastico attraverso un’esperienza visiva ed emotiva – quale uno spettacolo teatrale riesce ad essere– agendo da collettore di più interessi e da luogo di incontro e di scambio tra diversi contesti (famiglia, lavoro, tessuto socio-culturale, territorio).
“È possibile immaginare una convivenza tra generi che non degeneri in violenza?”. Una domanda apparentemente banale, che rappresenta anche il sottotitolo di “Donnamore”, con una risposta che parrebbe scontata. Purtroppo le cronache sovvertono senza pietà questa convinzione, raccontando quotidianamente di soprusi, uccisioni, angherie e violenze di ogni sorta, molto spesso, se non sempre, ai danni delle donne. È per questo motivo che “Donnamore” porta in scena la vita di alcune donne che hanno segnato la storia attraverso una voce narrante che, di volta in volta, assume i tratti di un nuovo personaggio.
“Donnamore” è il tentativo di andare oltre il preconcetto della diversità e della differenza di genere, costruendo, tramite le forme dell’arte, una nuova e sana consapevolezza nel rapporto tra uomini e donne.