“Come già dichiarato in tempi non sospetti, oltre un anno fa, si continua a speculare ed a sperperare danaro pubblico per quello che si può definire, oltre
che un caso politico, una di quelle opere incompiute paragonabile ad una cattedrale nel deserto, ossia i lavori di riqualificazione ed adeguamento del campo sportivo Vittorio Bellucci”. Lo ha detto Attilio Adami,
“Dalle mie dichiarazioni dell’ottobre 2014 ad oggi, sono stati utilizzati circa 1.400.000,000 euro di risorse pubbliche per non riuscire ancora a terminare nemmeno 80% dell’intera opera.
Il mio grido d’allarme relativo ai vincoli archeologici ostativi al fine della realizzazione dell’opera, è stato volontariamente inascoltato.
Soltanto dopo questo ulteriore spreco di risorse, giunti oggi all’inizio del 2016, qualcuno sembra accorgersi delle difficoltà urbanistiche sottostanti il sottosuolo della struttura sportiva.
Ricordo chiaramente la risposta stizzita dell’allora assessore ai lavori pubblici, il quale asseriva che non vi erano norme ostative alla realizzazione del progetto, salvo poi contraddirsi ed ammettere gli errori dell’amministrazione subito dopo le sue dimissioni e la sua uscita dalla giunta.
Resto oggi, così come negli ultimi tempi, disponibile a chiarimenti da parte degli organi preposti quali il dirigente, l’ufficio tecnico e l’attuale delegato al settore, diversamente sono fermamente disposto a denunciare il caso alle autorità preposte, in particolare alla Procura della Repubblica, al Prefetto di Napoli e all’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) rappresentato dal Commissario di Governo Dott.re Cantone.
Non solo una sconfitta amministrativa, ma devo aggiungere anche una vera e propria débâcle politica del Sindaco!!!
Una resa passiva ed incondizionata ai “ricatti” politici della sua non maggioranza.
Pur salvando il beneficio della buona fede da parte del primo cittadino mi duole confermare e prendere atto della forzata incapacità di realizzare opere e progetti per il bene del paese, poiché continua a galleggiare in animatamente in questo
metaforico mare di squali e pescecani rappresentato dalla sua disarticolata, disomogenea ed inconcludente coalizione di governo della Città.
Ormai un Sindaco de IUIUS, svuotato del suo ruolo di leader della maggioranza controproducente e non rappresentativo della maggior parte dei cittadini di Pompei.
Faccio appello alla coscienza e alla morale di quelle forza politiche che tengono veramente al benessere della collettività, affinché con uno slancio di orgoglio, con una fuga in avanti, buttino il cuore oltre l’ostacolo ed abbiano il coraggio di unirsi in numero adeguato, al fine di si possa realizzare una sfiducia politica per mandarlo a casa e liberare la nostra amata città, Pompei”.