abbandonati rifiuti di ogni genere.
L’Arpac di Napoli ha effettuato un sopralluogo nei giorni successivi e nel verbale specifica i materiali abbandonati nel pozzo antico. Materiale plastico, vetro e ceramica la fanno da padroni in un’area a poche centinaia di metri dal parco regionale del Fiume Sarno.
Inoltre è stata rilevata la storicità dell’impianto idraulico. Si tratta dello “Ngiègno”, cosi chiamato dagli strianesi, ossia la noria che sollevava l’acqua dal pozzo grazie alla trazione degli animali.
Al fine di tutelare l’incolumità di coloro che vivono in quell’area, il sindaco Rendina ha emesso una ordinanza di rimozione dei rifiuti e di pulizia dell’area entro sette giorni da parte dei proprietari del fondo agricolo.
Un intervento mirato a salvaguardare il pubblico decoro e ad evitare la proliferazione di ratti ed insetti anche in vista delle prossime stagioni.
Ordina inoltre di eliminare su tutto il territorio comunale tutte quelle situazioni che determinano il deturpamento dell’ambiente e che pongono in pericolo la salute pubblica.
Raffaele Massa