E’ ancora caos sulle primarie del Pd a Napoli. La vittoria della Valente, infatti, è stata messa in discussione dopo le accuse di compravendita dei voti documentata anche con dei video da alcuni operatori. Nella giornata di oggi si riuniranno, nella sede di Napoli, 16 rappresentanti del Pd che dovranno decidere se convalidare, annullare o modificare l’esito delle primarie.
A presiedere la riunione della commissione di garanzia, convocata per le 12, sarà Giovanni Iacone, ex candidato sindaco di Portici, il quale sembra appoggiare la vittoria della Valente che nei seggi democratici l’ha spuntata per appena 452 voti sull’ex sindaco Antonio Bassolino. Ed è proprio Bassolino che ha presentato il ricorso su cui si dovrà esprimere la commissione di garanzia.
Solo la commissione appena riunitasi è l’unica che può modificare l’esito delle primarie e, per questo motivo, c’è molta attesa sull’esito della riunione. Cosa succederà, quindi, nella sede del Pd di Napoli, rimane ad ora un mistero. I commissari avranno modo di leggere il ricorso presentato da Bassolino e soprattutto potranno soffermarsi sulla visione dei filmati incriminanti che hanno sollevato le polemiche.
Allo stesso tempo, dovranno essere attenzionate anche le testimonianze dei presidenti dei seggi, come quelle del senatore Vincenzo Cuomo, che si occupava del seggio di San Giovanni a Teduccio, il quale ha così commentato l’accaduto: “Dopo il disastro delle primarie del 2011 non immaginavo che alcuni di quei protagonisti ritornassero sul luogo del delitto. Che dire, i lupi perdono il pelo ma non il vizio!”.
Parole dure da parte del senatore, un renziano, che alle accuse, fa corrispondere anche ulteriori dettagli: persone pagate per andare a votare, esponenti di centrodestra che danno indicazioni su quale candidato sostenere, truppe cammellate e quant’altro serve ad alimentare il sospetto di brogli.
Il senatore Cuomo è un fiume in piena e continua con le accuse: “Fatti gravissimi che ledono l’immagine del Pd e che minano la credibilità delle primarie. E’ ancora più grave di quanto successo nel 2011, quando le primarie furono annullate. I colpevoli non vanno sanzionati in maniera regolamentare ma sul piano politico”.
Cuomo, del resto, ha presieduto il seggio davanti al quale FanPage ha ripreso il consigliere comunale Antonio Borriello mentre dava l’euro del contributo ad una, due persone. A riguardo è chiaro: “Solo una volta ho dovuto sospendere le operazioni di voto – racconta all’Ansa- è quando verso le ore 12-12.30 mi sono reso conto che mentre la gente era in fila veniva avvicinata da alcune persone che non avevano alcun titolo a stare nel seggio“.