“I presunti brogli a Napoli alle Primarie del Pd? Al peggio non c’è mai fine, ma gli scandali alle primarie sono un loro marchio di fabbrica, basti ricordare quanto successo nel 2011 con le file di cinesi e il successivo annullamento della consultazione”. Lo ha detto Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, intervenendo a Mattina 9, il programma in onda sull’emittente Canale 9 dal lunedì al venerdì a partire dalle 11 e 30.
“Il voto di scambio alle primarie non sarà un reato – ha continuato Ciarambino – ma tutto ciò è offensivo per i cittadini che hanno votato e la loro voglia di democrazia che è stata sbeffeggiata, vista anche la presenza di cosentiniani e cuffariani al di fuori dei seggi. La scelta di Orfini e Guerini di difendere il risultato è paradossale. Bassolino ha fatto ricorso, ma ce ne dovrebbero essere migliaia, quelli di tutti i cittadini presi in giro”.
“Al contrario di quanto avviene nel Partito Democratico – ha evidenziato il consigliere regionale – le nostre “Comunarie”, che si stanno svolgendo online proprio in queste ore sono all’insegna della trasparenza, con un meccanismo di selezione certificato da un’agenzia esterna. In più, i nostri potenziali candidati sono obbligati a presentare casellario giudiziario e carichi pendenti, requisito minimo per concorrere”.
“Noi in ritardo nella scelta del candidato? Non abbiamo fretta, se significa poi fare poi i pasticci come quelli del Pd o scegliere nomi che non hanno a che vedere con il bene di Napoli. Se ci manca un nome forte? Per chi è abituato al sistema dei partiti può sembrare una scelta sbagliata, ma noi vogliamo portare una presenza diversa all’interno delle istituzioni. Di Maio è stato scelto per lavorare in Parlamento e là resterà”.
In conclusione, Ciarambino si è soffermata sull’ipotesi ballottaggio: “No all’alleanza con de Magistris anche al ballottaggio – ha detto – Lui ha dimostrato di non essere diverso dai partiti, creando un proprio sistema di potere nel palazzo. Correremo con la nostra lista da soli, ma ciò non significa non partecipare con gli altri per eventuali iniziative che possano fare bene alla città”.