L’obiettivo, secondo molti, era quello di destabilizzare fortemente il clima politico in vista delle prossime elezioni comunali a Gragnano. Ed è molto probabile che si tratti di una vicenda che avrà strascichi in futuro, anche grazie alle forze dell’ordine già informate dell’accaduto. Episodi simili, l’arrivo dei cosiddetti “corvi” per capirci, erano già avvenute negli scorsi anni poco prima della tornata elettorale.
Sono in molti, infatti, a volerci veder chiaro sull’invio di una mail a numerosi operatori dell’informazione sul territorio avvenuto ieri mattina. Poco dopo le ore 10 giunge un corposo documento dall’indirizzo “5stellegragnano@libero.it”. I rappresentanti locali del Movimento 5 Stelle si sono affrettati a prendere le distanze da quanto scritto nella nota. Non abbastanza, però, visto che qualche portale online pubblica integralmente il contenuto della mail.
Il comunicato è intitolato “Gragnano, la città che non vuole rinascere. La città in cui la camorra controlla anche l’economia ‘legale’, ed evita la rinascita. Il voto non è libero. Questi sono i candidati sindaci alle prossime elezioni comunali”.
La lunga nota contiene nomi, accuse, collegamenti a clan di camorra e ingiurie contro nomi noti della politica di Gragnano. Il comunicato si conclude in maniera particolare, affermando che “per raccomandata è stato inviato anche altro materiale, soprattutto fotografico, che comprova la vicinanza dei candidati ad ambienti malavitosi agli indirizzi che seguono: Dda di Napoli, Procura Torre Annunziata, Procura Torre Annunziata, carabinieri Torre Annunziata, carabinieri Castellammare di Stabia, carabinieri Gragnano, commissariato Castellammare di Stabia, Dia Napoli”.
Come già accennato, nelle prossime ore i rappresentanti del M5S dovrebbero presentare un esposto ai carabinieri della stazione di Gragnano, affinché venga chiarita l’intera vicenda.