Continua la polemica sulle primarie del PD di domenica scorsa che videro la vittoria di Valeria Valente. respinto il primo ricorso presentato da Antonio Bassolino, altro candidato che, stando ad alcune inquadrature, è risultato svantaggiato poiché, dinanzi ad alcuni circoli partenopei, si offrivano soldi a chi avesse votato per la Valente.
Oggi, Antonio Bassolino, nell’arena del teatro Augusteo ha dato inizio alla convention in cui sono volate frasi forti.
Sulle note di “Sweet dreams” degli Eurythmics, Bassolino si è seduto in platea, prima di iniziare il suo monologo. Sul palco ha aperto la convention una giovane elettrice, che si è detta “sconcertata” per la vicenda primarie e ha ribadito la convinzione che Bassolino “possa vincere” la corsa a sindaco. Presenti i parlamentari Pd vicini a Bassolino tra cui la moglie, Annamaria Carloni. La convention è poi proseguita con alcuni interventi di attori e sostenitori che tra riflessioni e letture hanno ripercorso gli ultimi sette giorni, dal lancio del video di Fanpage.it (che ha mostrato le immagini dello scambio voto-euro) fino a oggi. “Oggi ci sono anche persone che non sono andate a votare ma sono rimaste colpite da ciò che è successo nei giorni successivi alle primarie di domenica scorsa – ha proseguito l’ex sindaco – ho cominciato io e il mio iPad e poi siamo andati avanti, mi hanno aiutato i tanti ragazzi che si pagavano panino e caffè”.
Sul palco ha aperto la convention una giovane elettrice, che si è detta “sconcertata” per la vicenda primarie e ha ribadito la convinzione che Bassolino “possa vincere” la corsa a sindaco. Presenti i parlamentari Pd vicini a Bassolino tra cui la moglie, Annamaria Carloni.
Sulla camorra. “Altro che guerre e rese dei conti. Ognuno deve sempre saper misurare le parole, le parole sono pietre. A Napoli non c’è bisogno di guerre, abbiamo già una guerra terribile, quella con la camorra. Ragazzi napoletani di 14, 15, 16 anni, che sparano e uccidono altri ragazzi”. Sono state le prime parole di Antonio Bassolino. Poi ha aggiunto: “Siamo in tanti, altro che fedelissimi. Tanti mondi della città. Siamo in questo teatro più o meno quanti tutti gli iscritti al Pd di Napoli”. Le bordate al partito non sono mancate: “una opinione pubblica compatta come raramente succede è scandalizzata – ha detto – tutta l’opinione pubblica italiana chiede una cosa semplice: che si cancelli questa schifezza, questa offesa alla dignità di 30mila persone e di tutta la città di Napoli”. La questione napoletana deve essere portata al centro del dibattito nazionale. “Perché le primarie vivano, servono tre condizioni: trasparenza, trasparenza e ancora trasparenza – dice – non può esserci un colpo di spugna burocratico, la questione è democratica. Abbiamo bisogno di verità, per Napoli, la politica e l’opinione pubblica italiana indignata da quanto è accaduto. Finora ci hanno risposto con cavilli, sentenze preconfezionate tra Roma e Napoli. Perciò oggi siamo qui”.
Sulle primarie e sul PD. “L’Italia delle primarie non è l’Italia dei codicilli e la trasparenza non si può cancellare: serve l’annullamento dei voti nei seggi in cui ci sono stati problemi, riparte la democrazia, ripartiamo noi, riparte Napoli. Mi sarei aspettato che squillasse il telefono da Napoli e da Roma per dirmi “grazie Antonio” per aver dato un contributo alla politica e invece niente ma lo capisco perché mentre io cercavo di portare la città oltre de Magistris altri volevano solo fermare me senza pensare alla città”.
Convinto delle sue possibilità elettorali, Bassolino incalza: “Non sono in campo per far perdere il Pd o per perdere io. Io combatto per vincere, se mi vedete qui è perché so che posso vincere”
Il risultato, per l’ex governatore, è chiaro: “Abbiamo vinto moralmente, politicamente e, se si dice la verità su quei seggi, anche numericamente – ha proseguito Bassolino – io voglio ascoltare di nuovo la città per vedere se a sinistra e nel Pd c’è ancora un sussulto di onestà e verità. Attendo fiducioso l’esito del nuovo ricorso per una riflessione sul nuovo punto di partenza. Una riflessione a cui invito anche i vertici di partito”.
Sul ricorso. “Mi aspetto che venga resa giustizia alla domanda di trasparenza, annullando i seggi dove ci sono state violazioni delle regole. Non posso accettare che per 1 o 10 euro si violenti la Costituzione. Pensando ai quei giovani dobbiamo andare avanti. Anche per loro facciamo ricorso. Che arrivino persone che non sanno neanche per chi devono votare e ricevano qualche euro per dare il loro voto. Non lo accetto, nessuno pensi che io possa accettare questo”