“Chiediamo chiarezza e trasparenza”. Gli ex lavoratori della partecipata fallita Terme di Stabia spa di Castellammare hanno scritto nuovamente al commissario prefettizio Claudio Vaccaro.
Ai vertici del Comune di Castellammare gli ex dipendenti hanno chiesto un incontro per fare il punto della situazione.
“Oggi i lavoratori termali – si legge nella missiva – sono ancora di più lasciati al loro destino di ‘esodati 2.0’ dal Partito Democratico di Nicola Cuomo (ex sindaco, ndr) e di Biagio Vanacore (amministratore unico della municipalizzata Sint, ndr): nonostante il primo sia stato sfiduciato dalla politica, la struttura commissariale ‘conserva’ un suo nominato, il quale persegue obiettivi in netta antitesi con le decisioni deliberate dalla commissione prefettizia.
Gli scriventi non chiedono nulla in particolare ma solo chiarezza, trasparenza, su una triste vicenda che vede da un lato la città privata dall’utilizzare le sue ricchezze (fonti termali), dall’altro i lavoratori, vittime di scelte politiche poco oculate.
Abbiamo formulato idee, proposte, iniziative, ma tutte restano ferme al palo: non comprendiamo, e vorremmo che Lei ci chiarisca, perché Sint è sempre e comunque bastian contraria di qualsiasi iniziativa di rilancio del termalismo cittadino. Richiediamo con cortese solecitudine un incontro”.
Venerdì prossimo, intanto, potrebbe essere scritta una pagina importante per il futuro degli ex termali e del termalismo a Castellammare. Il Tribunale del Lavoro è infatti chiamato ad esprimersi in merito all’impugnativa sui licenziamenti presentata da 42 ex dipendenti, che hanno chiesto di essere assorbiti da Sint.