Ortiche in cucina, come cucinare una pianta famigerata

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Le ortiche, o meglio ‘e lardìche come direbbero i nostri contadini, sono piante comuni che crescono soventemente come infestanti nei terreni ben concimati lasciati a riposo o incolti, nei frutteti e negli orti arborati, si ritrovano spesso anche lungo i viottoli e presso le case di campagna, i vecchi ruderi, tra le fessure dei muri a secco o, anche, nelle schiarite tra i boschi.

Raccoglierle e cucinarle oggi, che siamo abituati agli scaffali dei centri commerciali ricolmi di cibi precotti, appare pura pazzia e, ormai, i più ricordano queste piante solo come entità famigerata, da evitare perché ricoperte di peli urticanti distribuiti sulla superficie delle foglie e dello stelo.

Se si esclude quest’unico aspetto negativo, che può essere agevolmente superato indossando abiti lunghi e un paio di guanti, e si approfondisce un po’ la conoscenza delle lardìche si (ri)scopre una pianta utilissima, con innumerevoli proprietà e dal gusto saporito e delicato che può essere felicemente consumata al pari delle verdure più rinomate (ad esempio spinaci e broccoli).

La raccolta delle lardìche può essere fatta in tutti i mesi (generalmente abbondano nei campi tra gennaio e maggio) ricordando di evitare il prelievo di piante troppo fiorite o in seme, perché vecchie e quindi dure. Il raccolto prima di essere impiegato in cucina va mondato (spuzzuliato) e lessato.

Fatto questo potete dilettarvi ad impiegarle in numerose ricette dolci e salate, un classico sono ad esempio le pizzette, il risotto e la frittata…

Pizzelle ‘e lardìche: difficoltà inesistente

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Ingredienti per 4 persone:
* 100 gr di lardìche lesse
* 250 gr farina “00”
* 15 gr di lievito
* 60 gr di acqua tiepida
* Sale (quanto basta)
* Olio per friggere (quanto basta)

Preparazione: Scaldare leggermente l’acqua, sciogliere il lievito, in una terrina porre la farina, il pizzico di sale le ortiche strizzate e tritate grossolanamente impastare energicamente finche’ l’impasto non risulta morbido e non si attacchi alle mani. Lasciare lievitare, coprendo l’ impasto con un canovaccio di tela umido, per circa un’ ora finche’ l’ impasto non raddoppia di volume. Aiutandosi con un cucchiaio unto formare piccole frittelle tondeggianti e friggere in abbondante olio di semi di girasole. Ben dorate scolare su carta assorbente e servire caldissime.

Riso e lardìche: difficoltà inesistente

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Ingredienti per 4 persone:
* 300 gr di lardìche lesse
* 300 gr di riso
* 50 gr di burro (in alternativa 5 cucchiaia di olio EVO)
* 50 gr di parmigiano grattugiato
* Sale (quanto basta)
* 1,5 L di brodo vegetale

Preparazione: in una pentola capiente sciogliere il burro e aggiungere le lardìche e lasciare insaporire per qualche minuto. Dopodiché unire il riso e farlo tostare a fuoco basso girando continuamente. Quando il riso è tostato aggiungere un mestolo di brodo vegetale bollente e iniziare la cottura. Continuare la cottura mescolando di tanto in tanto e aggiungendo quando occorre un mestolo di brodo. Quando il riso è quasi cotto, aggiustare di sale e dopo qualche minuto aggiungere il parmigiano grattugiato. Mantecare per qualche istante e servire ben caldo.

Frittata ‘e lardìche: difficoltà inesistente

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Ingredienti per 4 persone:
* 200 gr di lardìche lesse
* 8 uova
* 50 gr di parmigiano grattugiato
* 50 gr di burro (in alternativa 5 cucchiaia di olio EVO)
* Pepe (quanto basta)
* Sale (quanto basta)
* Olio EVO per la cottura (quanto basta)

Preparazione: In una padella antiaderente sciogliere il burro e aggiungere la lardìche che avrete precedentemente strizzato per togliere l’acqua in eccesso; lasciate rosolare le lardiche per qualche minuto. Nel frattempo in una zuppiera unire le uova, il parmigiano, il pepe e il sale e battere energicamente. Aggiungere le lardiche, insaporite nel burro, e continuare a mescolare. Mettere un filo dolio nella padella e versare il composto. Lasciate cuocere a fuoco lento da ambo i lati.

Ferdinando Fontanella

Twitter: @nandofnt

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