Tale edificio infatti, che versa da anni in uno stato di precario abbandono, è in parte ricoperto da un tetto, in alcuni punti sfondato, costituito da ondulati in amianto in avanzato stato di disgregazione.
Considerato la portata altamente tossica del materiale in amianto a causa delle fibre e della polvere di asbesto estremamente pericolose per la salute umana;
il rischio reale che i manufatti in amianto possano con la loro progressiva disgregazione, proprio per l’esposizione agli agenti atmosferici, andare a contaminare l’ambiente circostante; la vicinanza di abitazioni a monte e dei lidi balneari a valle; il WWF ha chiesto, a ciascuno per quanto di competenza, un urgente intervento atto a promuovere ogni azione per ottenere l’immediata bonifica del sito.
“La potenziale pericolosità dei materiali contenenti amianto – dichiara il Presidente del WWF Terre del Tirreno – dipende proprio dall’eventualità che siano rilasciate nell’ambiente fibre che possono venire inalate. Dopo essere state inalate alcune rimangono nei polmoni per sempre, provocando l’asbestosi, ovvero la cicatrizzazione dei tessuti del polmone. In questa malattia la normale struttura del polmone viene modificata a causa della comparsa di tessuto fibroso che ostacola il
trasferimento dell’ossigeno dell’aria respirata al sangue. Compaiono disturbi quali difficoltà respiratoria e disturbi cardiaci. Inoltre l’amianto può causare anche cancro al polmone (mesotelioma). Per l’asbestosi maggiore è il numero di fibre
inalate e maggiore è la possibilità di contrarre la malattia, mentre per l’insorgenza di un tumore sono sufficienti esposizioni anche limitate!!! Proprio lo stato di evidente annoso degrado della copertura della struttura dell’ex colonia ferroviaria, giustifica la nostra seria preoccupazione e quella dei tanti cittadini che si sono rivolti alla nostra associazione per cercare di venire a capo di una situazione sotto gli occhi di tutti e, ormai, non più tollerabile.”