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Mito e Natura: la flora esplode rigogliosa a Pompei

Scavi Pompei (4)Si chiama Mito e Natura il nuovo interessante percorso che caratterizzerà gli scavi archeologici di Pompei e che da domani, mercoledì 16 marzo, sarà aperto e fruibile dai visitatori di tutto il mondo.

Mito e Natura “Dalla Grecia a Pompei” è il frutto di un progetto che coinvolge il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, nel quale in contemporanea è stata allestita una ricca mostra di opere d’arte e oggetti provenienti da diversi musei che rappresentano una rilevante testimonianza di come il tema della natura fosse qualcosa di centrale nella vita degli antichi, e che precedentemente sono stati ospitati nel Palazzo Reale di Milano.

Per l’occasione, negli scavi di Pompei sono aperte al pubblico ben 5 domus dove è possibile perdersi tra la ricchezza lussureggiante degli affreschi che le decorano e tra la bellezza dei giardini arredati minuziosamente con specie botaniche tipiche dell’epoca degli antichi romani.

Il nuovo percorso Mito e Natura, parte dalla piramide dell’anfiteatro dove è stata allestita un’interessante esposizione di affreschi originali provenienti dal Museo Archeologico di Napoli che per la prima volta tornano a Pompei, regalando ai visitatori, come spiegato dal Soprintendente Massimo Osanna, “l’emozione di un dialogo tra le nature morte dipinte ed i resti di cibi e frutta ritrovati durante gli scavi posti davanti ad esse”.

Il tour continua poi nella vicina Praedia di Giulia Felice, una sontuosa “spa dell’antichità” con un immenso frutteto di mandorli e peschi che corredano la ricca casa delle vacanze dotata di terme private, grotte artificiali realizzate con pietra del Sarno e pitture decorative che ricordano il fiume Nilo.

Subito dopo la sontuosa abitazione, si passa alla vicina Casa della Venere in conchiglia, col suo meraviglioso ed enorme affresco che raffigura una bellissima dea Venere, protettrice di Pompei, circondata ai lati da un rigoglioso giardino, che sembra quasi specchiarsi col giardino fiorito della domus arredato con mirto, tasso, e rose galliche.

Terza casa, sempre molto vicina alle prime due, è quella di Octavius Quarto; qui sono i giochi d’acqua a contendersi la scena con un nuovo ampio giardino dalla vista mozzafiato tra statue, tempietti e una grande varietà di flora.

Più distanti le successive due case, quella del frutteto o dei cubicoli floreali, con le sue pareti mozzafiato sulle quali sono raffigurati alberi di agrumi carichi di frutti; e quella di Marco Lucrezio, finemente decorata da ricercate statue da giardino.

Il nuovo percorso si conclude con la domus degli Amorini Dorati, una delle più belle domus di Pompei, quest’ultima però già aperta al pubblico.

La mostra all’interno della piramide dell’anfiteatro si protrarrà fino al prossimo giugno, il percorso delle domus con rigogliosi giardini invece, continuerà fino al mese di Novembre. Nel frattempo, la casa del Frutteto sarà la protagonista di una mostra allestita nella struttura dell’Antiquarium di Boscoreale che durerà fino ad ottobre.

Questo nuovo volto verde di Pompei è stato riportato alla luce grazie ai fondi del Grande Progetto Pompei; a curare le domus di questo nuovo percorso, l’archeologa direttrice dell’ufficio Scavi di Pompei, Grete Stefani; ad occuparsi invece della ricostruzione dei giardini, il paleobotanico Michele Borgoncino.

Un’esperienza da non perdere quella di Mito e Natura agli scavi di Pompei che come spiegano le parole del Soprintendente Osanna: “fa sì che possa comprendere e vedere un nuovo aspetto fondamentale della vita degli antichi pompeiani”.

Intanto il prossimo aprile, prenderà piede nella città archeologica un nuovo interessante progetto espositivo che porterà un po’ d’Egitto a Pompei, svelando ancora una nuova connessione tra due antiche civiltà che, nonostante i secoli, continuano a catturare l’attenzione col loro fascino.

Raffaele Cirillo

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