Circa cinquanta invitati della Medea Art sono stati in visita a Palazzo Salerno, in Piazza del Plebiscito.
Ad accoglierli il Gen.B. Salvatore Polimeno Vertice del Comando Interregionale Forze di Difesa Sud unitamente a Padre Roberto di Giuseppe , Cappellano Militare.
L’ Associazione culturale che opera già da diversi anni sul territorio, costituita da archeologi, storici dell’arte, architetti, geologi e conservatori che insieme, con le loro conoscenze, offrono percorsi di visita culturali nella città di Napoli, soprattutto proponendo aree “luoghi”, monumenti, Palazzi storici poco conosciuti o totalmente sconosciuti agli stessi cittadini.
Medea art, già vanta nel suo curriculum percorsi di visita inusitati come quello relativo a “villa Lucia”, villa Curcio, Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi, la monumentale Basilica dello Spirito Santo, La Nunziatella e proprio stamani grazie al Generale Salvatore Polimeno al Tenente Colonnello Severino Grasso e alla immensa disponibilità di Padre Roberto di Giuseppe si è svolta per la prima volta all’interno di Palazzo Salerno un percorso di visita bellissimo.
La scelta e’caduta su Palazzo Salerno Sede del Comando Forze di Difesa Interregionale Sud sia, per far conoscere Sedi che nonostante siano occupate dalle Istituzioni sono, tuttavia, Monumenti Storici e fanno parte della nostra cultura, che per non creare separatezze tra cittadini e Istituzioni, una visita all’insegna della cultura, il cui perno principale è stato il neoclassicismo, Oggetto di visita sia i cortili sia lo scalone monumentale neoclassico, le dottoresse Francesca Santamaria e Tarita De Pasquale, entrambe, storiche dell’arte, dopo aver contestualizzato storicamente Palazzo Salerno, hanno evocato la temperie culturale Borbonica di fine ‘700, nello stupendo salone di rappresentanza tra arredi e splendidi lampadari, che negli ambienti del Circolo Ufficiali al primo piano, hanno dato uno spaccato storico in uno scenario unico e meraviglioso del “Largo di Palazzo” di fine ‘700, supportando le loro informazioni con la cartografia storica dalla Duperac-Lafrery, al Duca di Noja con riproduzioni di alcuni dipinti dello slargo dello Joly, che ben si godeva dai balconi del primo piano.
Infine, i soci Medea accompagnati da Padre Roberto si sono recati alla Chiesa di Santa Croce dove hanno potuto ammirare lo splendore della stessa dove in epoca angioina fu seppellita Sancha moglie di Roberto d’Angiò.