Tornerà in Corte d’Appello nei prossimi mesi il processo a due dei quattro killer del consigliere comunale stabiese Luigi Tommasino, ucciso a Castellammare il 3 febbraio 2009 mentre era in auto in compagnia del figlio minorenne.
Lo scorso maggio, la Corte di Cassazione aveva accolto il ricorso presentato dai difensori di Catello Romano e Renato Cavaliere, annullando le condanne all’ergastolo per entrambi per “il mancato accertamento del movente”. In pratica era impossibile stabilire, secondo la Suprema Corte, che si trattasse di un omicidio di camorra, mentre per il solo Romano (il killer convertitosi al buddhismo difeso dall’avvocato Francesco Schettino) furono riconosciute diverse attenuanti, come la giovane età del ragazzo quando prese parte al gruppo di fuoco formato anche da Salvatore Belviso (pentito, reo confesso e cugino del boss Enzo D’Alessandro) e Raffaele Polito.
A maggio, dunque, dovrebbe celebrarsi il nuovo processo di secondo grado per Romano e Cavaliere, quest’ultimo oggi anche lui tra le fila dei collaboratori di giustizia. I due, in primo grado e in Appello erano stati condannati all’ergastolo, pena annullata proprio in Cassazione.