La Legalità è stato il tema dell’incontro intitolato “Dedicato a te: Annalisa Durante”, che, promosso dagli alunni 3° I.C. ”Francesco D’Assisi”, si è tenuto presso la sede di via Verdi a Sant’Anastasia.
Ospite dell’iniziativa il Comandante della Polizia stradale di Caltagirone e Docente presso l’Università PEGASO, Dott. Emilio Ruggeri, che da tempo conduce nelle scuole una campagna di sensibilizzazione alla legalità rivolta proprio alla popolazione giovanile.
Il Comandante Ruggeri si è soffermato in particolare sui danni provocati dalla guida sotto l’effetto di alcol o stupefacenti (con relative conseguenze amministrative e penali), richiamando i giovani presenti alla necessità del rispetto delle regole. Una dimostrazione dell’uso dell’alcol-test e la proiezione di una carrellata di “crude” immagini di incidenti stradali, che, più delle parole, hanno colpito i ragazzi e li hanno indotti a riflettere, aiutandoli a comprendere l’importanza del rispetto della legalità al fine di garantire una pacifica convivenza sociale.
L’introduzione ai lavori è toccata alla Preside Angela De Falco che ha dato la disponibilità per replicare l’evento coinvolgendo sempre più i ragazzi e le relative famiglie.
Presente all’incontro il Consigliere Comunale e membro del direttivo del CENTRO STUDI CESARE FERRARI – UNASCA (Unione Nazionale delle Autoscuole e Studi di Consulenza Automobilistica) Dott. Marco Bove, che nel suo intervento ha posto l’accento sul valore sociale della legalità.
“Occorre che l’ educazione alla legalità, finalizzata allo sviluppo del senso civico presso le nuove generazioni, sia intesa come base per garantire l’affermarsi di un’idea di comunità solidale e coesa – ha detto Marco Bove – che si riconosca nelle regole date e metta in essere le condizioni affinché le si rispettino.
Presupposto necessario per la condivisione delle regole, e pertanto del rispetto, è che i cittadini cui sono rivolte possano sentirle proprie. Coinvolgere i giovani e le loro famiglie con eventi come quello promosso oggi dall’ I. C. Francesco D’Assisi è un ottimo metodo. Peraltro, sono dell’idea che prima di rispettare una regola occorrerebbe chiedersi perché esista e, quando la si incontra, perché occorre rispettarla. Da questo ragionamento di certo si può giungere alla conclusione che la regola non vuol necessariamente dire obbligo e tantomeno punizione, ma è un mezzo tendente a favorire ed a far affermare il rispetto per il prossimo”.