La drammatica morte di Francesca Napoletano, la 42enne di Bagnoli che nella notte del 9 marzo scorso non avrebbe ricevuto l’assistenza sanitaria necessaria presso una delle nove sale operatorie di cardiochirurgia degli ospedali campani e neanche presso l’ospedale Monaldi di Napoli, perché non possedevano nell’occasione personale e strutture per far fronte all’emergenza, è oggetto di un’interrogazione alla Commissione europea presentata dal capo delegazione del M5s a Bruxelles Piernicola Pedicini.
L’esponente pentastellato chiede all’organismo esecutivo dell’Ue di far sapere se ritiene che, nel caso in oggetto, sussista in Campania un adeguato livello di accesso all’assistenza sanitaria e se, eventualmente, dopo questo grave episodio, intende riaprire la procedura d’infrazione 2011/4185 contro l’Italia, o magari aprirne una nuova, per la non completa applicazione della direttiva Ue 2003/88 relativa all’orario di lavoro dei medici.
Da rilevare – scrive Pedicini nell’interrogazione – che nonostante l’approvazione della legge nazionale 161/2014 la situazione del personale medico italiano non è mutata, dovendo essi ancora sostenere orari di lavoro non sostenibili e illegittimi, con la conseguenza di non garantire un adeguato servizio. L’articolo 35 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea sancisce il diritto di ogni persona – evidenzia il portavoce del M5s -, ad accedere all’assistenza sanitaria, principio che deve essere rispettato dalle istituzioni comunitarie e dagli Stati membri. Nella relazione per Paese relativa all’Italia la Commissione Ue, analizzando la qualità e l’efficienza dei servizi sociali, ha riscontrato in alcune regioni italiane bassi livelli di spesa sanitaria che si combinano a una scarsa capacità di fornire servizi adeguati.
“Purtroppo, – aggiunge Pedicini – non è il primo caso di malasanità che si verifica in Campania, per questo il M5s è impegnato a tutti i livelli istituzionali per fare piena luce sull’episodio e per evitare che situazioni di questo tipo si possano ripetere. Anche il gruppo consiliare del M5s alla Regione Campania si sta occupando con grande attenzione della vicenda e nei prossimi giorni produrrà una serie di interventi e iniziative”.
Va precisato – infine – che, per individuare eventuali responsabilità di carattere giudiziario riferite alla tragica morte della 42enne di Bagnoli, la Procura partenopea ha aperto un fascicolo e inserito nel registro degli indagati per omicidio colposo cinque medici dell’ospedale San Paolo di Napoli.