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Nuove Terme di Stabia a rischio: c’è poca sorveglianza

Terme di Stabia (4)Il complesso delle Nuove Terme di Stabia di Castellammare è a rischio: sorvegliato solo poche ore al giorno, è esposto all’incuria, al degrado, a balordi e malviventi.

È quanto hanno denunciati i rappresentanti del sindacato Ugl a margine dell’incontro tenutosi ieri mattina in Municipio a Castellammare. Il vertice, durato oltre un’ora, ha permesso agli ex lavoratori della partecipata fallita “Terme di Stabia spa” di confrontarsi con Pierluca Ghirelli, il professionista chiamato dal commissario prefettizio ad affiancare le attività del Settore Economico Finanziario per le problematiche delle società partecipate, e fare così il punto della situazione a poche ore dalla sentenza del Tribunale del Lavoro di Torre Annunziata in merito ai licenziamenti.

L’emergenza riguardante il complesso è reale: le Nuove Terme di Stabia sono state restituite pochi giorni fa a “Sint spa”, partecipata proprietaria dello stabilimento, dopo essere rimaste per mesi nelle disponibilità della curatela fallimentare di Terme di Stabia, ovvero la municipalizzata che fino al crac gestiva le Nuove Terme. Lo stabilimento, secondo quanto affermato dal sindacato Ugl, sarebbe sorvegliato solo nelle ore notturne, a partire dalle 17 e fino al mattino dopo. Bisogna ricordare che le Nuove Terme sono chiuse da circa due anni e presentano uno stato di forte abbandono: il fallimento della municipalizzata che gestiva il complesso è arrivato nel marzo del 2015, subito dopo un’opera di manutenzione finanziata dalla Regione Campania. Nuove Terme ed Antiche Terme sono state ripetutamente prese di mira da vandali e ladri negli ultimi anni.

“La commissione prefettizia – ha fatto sapere l’Ugl – ci ha fatto sapere di avere difficoltà a colloquiare con la Regione Campania. Tutto questo, nonostante la visita di un consigliere regionale la scorsa settimana. Riteniamo che queste difficoltà siano da ricondurre al particolare momento politico in vista delle elezioni. Nel concreto, abbiamo ancora forti perplessità sulle modalità di riconsegna delle Nuove Terme, tant’è vero che c’è poca vigilanza. Insomma, Sint non tutela il bene pubblico e non vigila: il suo unico intento era quello di ottenere la struttura senza i lavoratori ormai licenziati”.

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