Manca poco all’insediamento ufficiale della commissione d’accesso agli atti nel Comune di Scafati.
La notizia che gli agenti autorizzati dal Ministero dell’Interno faranno presto il loro ingresso a Palazzo Meyer per verificare se ci sono effettivi traffici e scambi illeciti negli affari dell’amministrazione Aliberti sta già suscitando le reazioni tra i protagonisti della scena politica scafatese.
Mentre i grillini di Scafati in Movimento promettono di preparare un dossier su alcuni presunti edilizi da consegnare alla commissione o alla Procura della Repubblica; la squadra di maggioranza del sindaco Pasquale Aliberti mostra atteggiamenti di calma e serenità.
A prendere la parola sulla vicenda è il capogruppo FI Teresa Formisano: “Siamo sereni come sempre dal 2008 sulle inchieste che, giustamente, a seguito di denunce fatte dai nostri oppositori, la magistratura sta conducendo sul Comune di Scafati a tutti i livelli. Anche l’arrivo della Commissione d’accesso chiesta con forza dai parlamentari del Pd che più volte hanno rappresentato una visione distorta della realtà, può essere un momento di ulteriore chiarezza dei comportamenti che abbiamo avuto in questi anni relativamente agli atti amministrativi prodotti nell’interesse della città.
Dimissioni? Le avevamo chieste solo qualche mese fa per ridare la parola agli elettori e non certamente perché abbiamo paura o vergogna di qualcosa. La vicenda politica sta evidenziando tutto l’odio di chi in questi anni ha provato a distruggere un Sindaco piuttosto che mettere in campo una proposta alternativa e seria per la Città”.
Anche il consigliere con delega alla Sanità Brigida Marra sembra essere sulla stessa lunghezza d’onda e lancia una provocazione sulla vicenda Mauro Scarlato: “Mi avrebbe fatto piacere se su richiesta di questi stessi politici, con lo stesso accanimento, fosse stata nominata dal governo nazionale anche una Commissione di Accesso per accertare l’illegittima chiusura del nostro Ospedale!”
Intanto, l’arrivo ufficiale della commissione d’accesso a Palazzo Meyer si fa sempre più imminente.
Raffaele Cirillo