Il fenomeno della prostituzione è diffuso nella storia dell’uomo sin dalla notte dei tempi, non a caso si dice sia il mestiere più antico del mondo. Non bastano divieti o condanne morali ad arginarlo: continuerà ad esistere, e persino a livelli di massa.
Si tratta allora di scegliere se regalarlo ai soprusi della clandestinità o affidarlo alle garanzie di una regolamentazione. O meglio, si tratta di scegliere se lasciare che ci si prostituisca nelle zone più buie e degradate delle città, mettendo a rischio chi ricorre a questa pratica, oppure permettere che lo si faccia alla luce del sole, in aree rese note al pubblico, con un monitoraggio sulla sicurezza di lavoratori e clienti.
Questa è la proposta di buonsenso dei Radicali dell’Associazione “Per la Grande Napoli”, che promuovono una petizione al Comune di Napoli per una politica di “zoning”, volta cioè all’individuazione di zone cittadine per la contrattazione e lo scambio di servizi sessuali. Una vera e propria “città dell’amore”, che va costruita secondo precisi vincoli e criteri logistici, dove le zone off limits siano ben collegate al centro così da non trasformarsi in ghetti isolati, e soprattutto siano scelte di concerto con lavoratrici e lavoratori sessuali, con i cittadini, con le forze dell’ordine e le unità di strada, in modo da rendere il fenomeno il più possibile di pubblica conoscenza e da ascoltare raccomandazioni e suggerimenti di tutti.
E’ infatti possibile prevedere strumenti di supporto quali un numero verde che raccolga le segnalazioni dei cittadini in merito a problematiche connesse al lavoro sessuale e ne garantisca la pronta risoluzione, o ancora punti informazione che forniscano indicazioni sul funzionamento delle zone off limits.
Sabato 19 Marzo, a partire dalle 10.30, sarà possibile per i cittadini napoletani sottoscrivere la petizione presso i tavolini dei Radicali a Piazza del Gesù (termine previsto 14 circa)