Era il 2005 quando Carmine Caiazzo, macellaio de “La bottega dei sapori” di Castellammare, commetteva l’omicidio del suo assicuratore.
Oggi, Carmine Caiazzo, dopo meno di 11 anni è libero beneficiando di permessi premio, anche se a Castellammare non ha più messo piede, così dice Metropolis.
Il 5 maggio del 2005 decapitò e fece a pezzi l’assicuratore Giuliano Vanacore, nel retro di quella che fu definita la bottega degli orrori, la sua bottega.
La Polizia, dapprima, trovò il corpo dell’uomo, spezzettato e imbustato e riposto nelle celle della macelleria, pronto con altri scarti, per il macero; il giorno dopo fu trovata la testa del cadavere, seguendo le indicazione del killer, presso una discarica. La vittima, Giuliano Vanacore, era un assicuratore anche se volavano in città voci su una sua ufficiosa attività da usuraio e su un presunto prestito che Vanacore avrebbe fatto a Caiazzo a strozzo.
Inizialmente a Caiazzo furono assegnati 30 anni da scontare in carcere, pena abbreviata poi di 3 anni nel 2011, 27 in tutto. Prima detenuto delle celle di Poggioreale, poi trasferito a Viterbo dove pare abbia avuto una condotta modello al punto da permettergli anche di diplomarsi, frequentando i corsi scolastici, presso l’istituto magistrale statale Santa Rosa di Viterbo.
Nonostante debba scontare ancora 16 anni da detenuto, per il momento entra ed esce dalla casa circondariale di Rebibbia e nel “tempo libero” risiede alle porte di Roma, in periferia. E proprio nei dintorni della Capitale incontra la famiglia e cerca di ricostruire la sua vita.