Rione Savorito, via al bando per la bonifica del quartiere

castellammare-savoritoLo slogan potrebbe essere questo: “Da piazza di spaccio a città del futuro”. E’ questo il progetto che interesserà il rione della periferia nord di Castellammare, il rione “Savorito”.

 

 

Infatti, è partito il bando per rigenerare la zona periferica della città stabiese. In ballo ben 63 milioni per l’intervento di housing sociale con una gara che sarà gestita dalla Stazione Unica Appaltante (Sua di seguito) – Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Campania, il Molise, la Puglia e la Basilicata per conto del Comune di Castellammare.

Qualunque offerta offerte per l’affidamento in concessione di progettazione esecutiva, esecuzione dei lavori e gestione dell’intervento di riqualificazione e rigenerazione dovranno pervenire entro il 16 maggio. La somma è importante e potrebbe dare uno sprint importante a una zona di Castellammare da tempo lasciata a se stessa. Il quartiere post-terremoto è divenuto negli anni una delle più grandi piazze di spaccio di droga del vesuviano gestita dalla criminalità organizzata, proprio perché è sfuggita all’interesse costante di qualsiasi amministrazione comunale.

 

Nel progetto di “bonifica” rientra la demolizione di 189 alloggi prefabbricati, la costruzione di 62 alloggi a libero mercato, di 105 alloggi di edilizia residenziale sociale e di 31 alloggi di edilizia residenziale pubblica da cedere al Comune, ma non solo. E’ prevista anche la realizzazione di un polo per l’infanzia, un centro commerciale, un impianto per la raccolta pneumatica dei rifiuti e un parcheggio interrato e per riqualificare circa 15mila mq di strade, parchi e aree attrezzate.
I 63 milioni di euro sono così ripartiti: contributo della Regione Campania in conto capitale per 13 milioni di euro, risorse del Comune di Castellammare per circa 8 milioni di euro e finanziamenti privati per oltre 41 milioni di euro.
Nell’agosto del 2015 tutti gli atti riguardanti il bando sono stati inviati alla Sua.

Non è una novità il bando, infatti tra il 2008 3 il 2010, con progetti già avviati, la Prefettura di Napoli f costretta a bloccare due volte la gara poiché individuò possibili rischi di infiltrazione camorristica. Si auspica, quindi, una attenzione costante e importante da parte di istituzioni ed autorità .

 

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