La devastante dinamica di sversamenti e incendi è tristemente nota a Castellammare. Furgoni carichi di rifiuti di ogni genere (materiale di risulta di cantieri edili spesso contenente amianto, mobilio vecchio, abiti dismessi, resti di sfalci e potature, pneumatici e materiali vari provenienti da officine meccaniche e, immancabile, comune immondizia domestica) scaricano il loro carico lungo gli slarghi che qua e là si aprono lungo la strada. I rifiuti, frammisti, si accumulano formando maleodoranti e indecorose montagnole finché qualcuno non appicca il rogo.
Le fiamme, vista la natura altamente infiammabile del materiale, in breve tempo divorano il cumulo spargendo nell’aria pericolosissime
Quando le fiamme si esauriscono a terra resta una misera e desolante accozzaglia di metallo, plastica e cemento anneriti e deformati dal calore, il volume dei rifiuti è ridotto e gli spazi sono così disponibili per nuovi sversamenti e il mortale ciclo illegale dei rifiuti può continuare.
Le lamentele e le denunce dei cittadini restano inascoltate, noi stessi de “il Gazzettino vesuviano” da anni e a più riprese abbiamo denunciato pubblicamente i fatti, ma le istituzioni e le forze dell’ordine sembrano impotenti e/o strafottenti.