Castellammare di Stabia la città che la natura ha voluto “delle acque”, per le tante sorgenti che rigogliose sgorgano alle falde del Faito, ma che di acqua non riesce a vivere, si concede il lusso di dimenticare un’antica fontana di epoca borbonica.
La denuncia arriva dal seguitissimo sito web di cultura stabiese www.liberoricercatore.it che, con un articolo del direttore Maurizio Cuomo, ha riportato alla pubblica evidenza le circostanze del ritrovamento dell’antico monumento dimenticato.
«Lunedì 21 marzo 2016 – spiega Cuomo – il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano giungerà in treno a Castellammare di Stabia, per presentare “Chi ha paura non è libero”. La venuta del Ministro, evento straordinario per una Castellammare ormai “dimenticata”, già da un paio di settimane ha messo in movimento la macchina organizzativa per fare bella figura a tutti i costi, son serviti quasi 150.000 euro, ed il risultato non è tardato a venire: è stata ritinteggiata la facciata dell’ingresso della Stazione con installazione di telecamere di sorveglianza, ripulito un lungo tratto di binari, rifatti i wc e risistemato tutto ciò che possa capitare a tiro o meglio a portata di sguardo del Ministro.
Noi di Liberoricercatore, amanti disinteressati della nostra città, – prosegue Cuomo – siamo estremamente compiaciuti di tutto questo attivismo e poco ci interessano le polemiche. Per quanto ci riguarda, visti i risultati, ben vengano queste iniziative, anzi il Ministro dovrebbe venire più spesso in città e andare anche alle Terme, in Villa Comunale ed in tutte le aree cittadine abbandonate. Ci preme però comunicare che durante i lavori di risistemazione della ferrovia è riemersa, ritornando alla luce, anche la fontana borbonica, di cui moltissimi cittadini ignoravano l’esistenza.
La fontana, oggetto da tempo del nostro interessamento, fino a qualche giorno fa risultava essere ricettacolo di spazzatura e interamente coperta dalle erbacce. Il nostro gruppo di ricerca – conclude Cuomo – in sede di riunione di redazione, tra le altre iniziative autofinanziate, avevamo paventato una possibile pulizia di questa aiuola, atta a restituire la perduta dignità al manufatto borbonico in essa ospitato.
Per una prova tangibile di quanto ho appena affermato vi invito a dare uno sguardo alle immagini del “prima e dopo” perché sono più eloquenti di mille parole, con la speranza che scene di abbandono e degrado come queste non si rivedano mai più»
La fontana borbonica “prima e dopo”, immagini Liberoricercatore.it