In particolare, il 21 marzo, un imprenditore edile e il responsabile di uno dei suoi cantieri, impegnato in un lavoro di ristrutturazione e rifacimento di un palazzo ubicato nella zona di Chiaia, denunciavano un tentativo di estorsione posto in essere da due persone che nella stessa mattinata si erano presentati richiedendo denaro “per gli amici della Torretta” che sarebbero poi passati a ritirare nella mattinata successiva.
Poco dopo veniva rintracciato Strazzullo Enrico, autore materiale della esplicita richiesta estorsiva del giorno precedente, nei pressi della sua abitazione.
Il medesimo veniva sottoposto a fermo di indiziato di delitto per il medesimo reato del complice. I due arrestati, ritenuti contigui al clan camorristico della Torretta, facente capo a Piccirillo Rosario, allo stato detenuto, annoverano entrambi precedenti penali ed di polizia per associazione a delinquere di stampo mafioso, oltre che per il medesimo reato di estorsione aggravata.
Ultimate le formalità di rito, i due sono stati associati alla Casa circondariale di Secondigliano a disposizione dell’A.G.