Scadono i termini per la custodia cautelare, il manager dei narcos della droga torna libero. Poco più di dieci giorni è durata la permanenza di Gaetano Schettino, 43enne stabiese vicino al boss di camorra Raffaele Imperiale tutt’ora ricercato per traffico di droga e riciclaggio, nelle camere di sicurezza di Dubai negli Emirati Arabi.
Pochi giorni fa la polizia locale su mandato dell’Antimafia di Napoli aveva chiesto e ottenuto l’arresto di quello che gli investigatori definiscono come colui che curava gli affari tra i narcos e i capiclan del gruppo “Cerrone-Imperiale”, costola degli “Scissionisti” del rione “Scampia” di Napoli, e degli “Amato-Pagano”.
E’ stato sorpreso a Dubai negli Emirati dopo essere arrivati in volo dall’Iran. E’ ancora in fuga invece il suo capo Raffaele Imperiale, anche lui di origini stabiesi ma da molto tempo trasferitosi a Napoli.
Gaetano Schettino, della periferia nord di Castellammare, deve rispondere di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga e aggravata dal metodo mafioso e riciclaggio.
L’inchiesta condotta dai pm Stefania Castaldi, Vincenza Marra e Maurizio De Marco, e coordinata dal procuratore aggiunto Filippo Beatrice, ha portato scoprire il traffico di cocaina che arriva a Napoli dalla Spagna e dall’Olanda passando per i paesi sudamericani, in particolare Venezuela.
Ma non solo droga. Infatti c’è un folto capitolo costruito dall’Antimafia che riguarda il riciclaggio dei capitali derivanti dai guadagni del fiume di coca importato in Italia dal clan Cerrone-Imperiale. Secondo le indagini i clan napoletani stanno investendo in ville e resort nella capitale degli Emirati Arabi.Ed intercettato proprio Schettino riferisce alla moglie di trovarsi in “hotel a 5 stelle, da 1300 euro per tre giorni”. Ora il manager dei trafficanti di droga per la lentezza burocratica è tornato libero: gli atti del suo arresto e delle indagini sono state trasmesse da Napoli a Roma e da qui a Dubai ma qualcosa è andato storto e Schettino è tornato in libertà.