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Acerra, nominati tre nuovi assessori

MUNICIPIO_ACERRAIl sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, con decreto sindacale n. 5 del 23 marzo 2016, ha nominato il consigliere comunale Carmine Riemma, assessore con le seguenti deleghe: Urbanistica, Abusivismo e condono Edilizio, Interventi speciali e Ufficio per espropriazione, Edilizia privata, Sportello unico edilizia.

Con decreto sindacale n. 6 del 23 marzo 2016 ha nominato assessore il consigliere comunale Nicola De Matteis con le deleghe a: Personale, Informatizzazione dei servizi e riorganizzazione dell’Ente, protocollo e servizi generali, Servizi demografici ed elettorali, Statistica e toponomastica.

Con decreto sindacale n. 7 del 23 marzo 2016 ha nominato assessore Domenico Paolella, conferendo a lui le seguenti deleghe: Tutela della legalità e sicurezza urbana, trasparenza amministrativa, viabilità, Polizia municipale, protezione civile, Edilizia pubblica, Pubblica illuminazione, programmazione e coordinamento lavori pubblici, videosorveglianza urbana.

Condizione di lavoro essenziale è la continuazione di quanto già operato dall’amministrazione comunale nelle politiche di taglio agli sprechi e di lotta contro corruzione, di lotta ai fannulloni, di riduzione delle tasse locali e delle disparità, la prosecuzione della semplificazione della burocrazia e dell’organizzazione della macchina comunale, come anche proseguire sulla strada del dotare la città di un ordinato sviluppo economico ed urbanistico, del rilancio d’immagine dei luoghi e dei beni culturali, della difesa e della valorizzazione delle produzioni agricole, dell’ambiente e della salute.

“Con i nuovi assessori continuiamo nel nostro lavoro portato avanti in città – ha dichiarato il sindaco di Acerra Raffaele Lettieri -. Auguro a tutti buon lavoro, e sono certo che tutti sapranno essere all’altezza dei problemi che si presenteranno. Abbiamo una chiara piattaforma programmatica di governo che stiamo portando avanti in città, continueremo su questa strada con la capacità di dare ascolto e rappresentanza alla complessità di interessi che compongono il bene comune”.

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