“Serve un raccordo strettissimo con le università, le scuole e le agenzie culturali per rafforzare l’argine contro la camorra ma più che altro per ricominciare a studiare in profondità un fenomeno che continua a cambiare. Ho proposto in Commissione Anticamorra di non limitarci quindi solo alle audizioni, ma di coinvolgere il mondo dell’istruzione con percorsi di studio specifici per il rilancio dell’idea che ispirò l’Osservatorio sulla camorra fondato da Amato Lamberti”. Lo dice Vincenzo Viglione, consigliere del M5S in consiglio regionale della Campania, segretario della Commissione speciale Anticamorra.
“Le attività della Commissione devono ripartire dai territori – aggiunge – è fondamentale se vogliamo dare un contributo serio come istituzione al contrasto del fenomeno camorristico in tutti i suoi complessi aspetti”.
“Trovo allarmante e significativa l’audizione del prefetto di Napoli Gerarda Pantalone all’Antimafia tra l’altro secretata – evidenzia Viglione – ha rivelato che 27 comuni della Campania sono ‘sorvegliati speciali’ e dove molti amministratori sono in contatto diretto o indiretto con la criminalità organizzata”.
“L’inquinamento criminale del livello amministrativo locale e molte volte dell’apparato burocratico è un tema che dovrebbe destare l’attenzione e l’allarme di tutta la politica – sottolinea – i cittadini non esercitano il diritto al voto liberamente”.
“Registro con non poco stupore che la Commissione parlamentare Antimafia non ha ancora affrontato, il tema delle candidature alle prossime elezioni amministrative – conclude – riteniamo che il controllo dei candidati e la denuncia dei tentativi di inquinamento del consenso elettorale devono essere al primo posto per rendere pulita e trasparente la politica. Anche per questo abbiamo creato l’Osservatorio voto pulito a 5 Stelle”.
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