“Le attività della Commissione devono ripartire dai territori – aggiunge – è fondamentale se vogliamo dare un contributo serio come istituzione al contrasto del fenomeno camorristico in tutti i suoi complessi aspetti”.
“Trovo allarmante e significativa l’audizione del prefetto di Napoli Gerarda Pantalone all’Antimafia tra l’altro secretata – evidenzia Viglione – ha rivelato che 27 comuni della Campania sono ‘sorvegliati speciali’ e dove molti amministratori sono in contatto diretto o indiretto con la criminalità organizzata”.
“L’inquinamento criminale del livello amministrativo locale e molte volte dell’apparato burocratico è un tema che dovrebbe destare l’attenzione e l’allarme di tutta la politica – sottolinea – i cittadini non esercitano il diritto al voto liberamente”.
“Registro con non poco stupore che la Commissione parlamentare Antimafia non ha ancora affrontato, il tema delle candidature alle prossime elezioni amministrative – conclude – riteniamo che il controllo dei candidati e la denuncia dei tentativi di inquinamento del consenso elettorale devono essere al primo posto per rendere pulita e trasparente la politica. Anche per questo abbiamo creato l’Osservatorio voto pulito a 5 Stelle”.
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