La Commissione Ambiente del consiglio regionale presieduta da Gennaro Oliviero ha approvato, su proposta del consigliere regionale del gruppo del Partito Democratico Tommaso Amabile, un’importante risoluzione sui temi del risanamento ambientale e la riduzione del rischio idrogeologico del fiume Sarno raccogliendo istanze e sollecitazioni di diverse amministrazioni locali, di associazioni e comitati e numerosi cittadini.
E’ un documento importante anche alla luce della legge collegata alla finanziaria regionale che stabilisce il superamento dell’Agenzia regionale Arcadis. Giunta regionale e uffici competenti devono applicare la legge e le indicazioni della commissione per rispondere al grande tema della mancato risanamento del bacino del fiume Sarno dopo decenni di attenzione Istituzionale politica e ingenti risorse investite.
Vi sono delle tappe indicate: l’affidamento a soggetti certi delle opere lasciate in eredità dall’ex commissariato Jucci che hanno una ingente dotazione finanziaria (200 milioni di euro); una profonda rivisitazione del Grande Progetto per il fiume Sarno per la sicurezza idrogeologica che ha contraddizioni enormi e che nasconde interessi opachi; una strategia in vista della prossima estate tesa a mitigare il fenomeno di rilascio a mare di tonnellate di rifiuti solidi e di scarichi industriali e agricoli illeciti.
“Il lavoro della commissione regionale sul fiume Sarno è stato importante. – ha dichiarato Paolo Persico -per la rete ‘Faro del Sarno’ – Adesso bisogna che vi siano fatti concreti. Una rapida attuazione del passaggio delle opere da Arcadis ai soggetti capaci di concluderle in tempi certi senza aumento di riserve e contenziosi, una revisione vera del Grande Progetto per la sicurezza idraulica, un intervento efficace e coordinamento dalla Regione per ridurre il fenomeno del rilascio di rifiuti solidi fino al mare e di scarichi illeciti agricoli e industriali nel periodo estivo. Dobbiamo lavorare per fare dell’estate 2016 un tassello fondamentale per la rinascita del nostro golfo e porci l’obiettivo di recuperare il Sarno e la costa vesuviana in tempi definiti”.
Relativamente alle dichiarazioni del presidente della VII commissione Ambiente Gennaro Oliviero e dei consiglieri Mario Casillo e Tommaso Amabile, in merito al Grande Progetto Sarno, definito ‘vecchio’ e ‘inadeguato’, il consigliere (Fi) Monica Paolino ha replicato quanto segue.
“Si continua a fare delle questioni ambientali oggetto di contesa ‘politica’. Definire obsoleto, vecchio e inadeguato un progetto di tale portata, sul quale pendono 217 milioni di euro è uno schiaffo non solo a tutti i tecnici coinvolti della Regione Campania, dell’Autorità di Bacino, dell’Arcadis e dell’Arpac, soggetti che già si sono espressi ampiamente sulla validità dello stesso, ma a tutti i cittadini dei comuni del Bacino del Sarno.
Sarebbe opportuno che il Pd ricordasse che il Progetto Grande Sarno serve a risolvere una problematica di natura idraulica. Più di 43 mila persone vivono in un’area a rischio esondazioni. E’ un dovere garantirne la sicurezza. Appellarsi alle vasche di laminazione per bloccare il progetto è ancora una volta una banale scusa del Pd per frenare l’opera. Le vasche, così come l’intero Progetto sono state già oggetto di ampia discussione, nell’ambito di un consiglio monotematico convocato a seguito dell’ordinanza cautelare del Tar che ne aveva sospeso i lavori, dopo il ricorso prodotto dal comitato ‘No Vasche’ e dal Comune di Nocera; ancora c’è stata la sentenza del Consiglio di Stato che accoglieva il ricorso della Regione Campania, dell’Arcadis e del Comune di Scafati. Il disinquinamento del Sarno deve essere, oggi, una priorità assoluta! Il Progetto Grande Sarno insieme alla realizzazione delle reti fognarie può risolvere la problematica in via definitiva.
Chi oggi intende chiudere gli occhi per salvaguardare gli interessi di pochi, accantonando gli interessi della comunità, a questo punto, deve anche assumersi ogni futura responsabilità”.