Una misteriosa cassa di legno viene recapitata presso un vecchio cottage tra i monti del Galles. Perché? Cosa contiene? O forse sarebbe meglio dire “chi”.
Si apre così, con un ritmo serrato sul filo della suspense, “Il cormorano” di Stephen Gregory (124 pagine, traduzione di Daniela e Monica Pezzella), il nuovo romanzo lanciato dalla casa editrice Elliot con una coraggiosa operazione di ripescaggio che finalmente offre ai lettori un thriller psicologico di qualità e ad alto tenore letterario.
John e Ann Talbot, una giovane coppia di insegnanti inglesi, eredita da un lontano zio, deceduto all’improvviso, un cottage in una tranquilla località del Galles. Ma c’è una condizione alla quale i due coniugi, con il figlioletto di pochi anni, dovranno attenersi per disporre del lascito e della casa: avere cura del cormorano tanto caro allo zio.
Ben presto tra John e il dispotico volatile si crea però un ambiguo legame, sempre più morboso ed esclusivo, in cui Ann e il bambino non trovano posto. Tra strani incidenti e torbide allucinazioni, Gregory conduce il lettore verso un finale scioccante.
Un romanzo psichico e descrittivo che destabilizza e confonde chi si addentra tra le sue pagine macchiate da uno stile frenetico, disturbato e personalissimo, per tratteggiare menti folli e paesaggi suggestivi fatti di neve e fuoco, rocce e spiagge ciottolose: un Galles dominato dalle surreali atmosfere di Edgar Allan Poe e i fantasmi della mente cari a Patrick McGrath.
“Il cormorano” si presta insomma a essere letto come una rappresentazione in chiave orrifica del bisogno di libertà che può talvolta colpire una coppia sposata. Ad accrescere il valore letterario dell’opera è forse proprio l’attenzione dedicata alla ricostruzione del paesaggio dominato dal mare d’Irlanda e dai fiumi del Galles e la scrupolosa e nitida restituzione di particolari naturalistici, della flora e della fauna caratteristici della regione.Con un insolito protagonista, il cormorano, che si impone sulla scena come un Nero redivivo e ne esce degno dei più enigmatici villain della letteratura.
L’originale inglese, che Elliot pubblica per la prima volta in traduzione italiana, risale al 1987 e si è aggiudicato l’ambito Somerset Maugham Award e il Welsh Arts Council Book Award. Ha inoltre ispirato l’omonimo film trasmesso nel 1993 dalla BBC diretto da Peter Markham e interpretato da Ralph Fiennes.
Filippo Raiola