Gioco d’azzardo: gli adolescenti del Sud i più a rischio

studenti

Il gioco d’azzardo, vera e propria piaga sociale in Italia, coinvolge coinvolge sempre maggiormente gli adolescenti. Lo attesta uno studio condotto dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr).

I dati, allarmanti a livello nazionale, diventano drammatici per i giovani del Sud, uno su due ha, infatti, ammesso di aver giocato somme di denaro, almeno una volta, nell’ultimo anno.

La ricercatrice del Cnr Sabrina Molinaro, responsabile dell’indagine sui comportamenti a rischio tra gli adolescenti, spiega che in Italia “Sono circa un milione gli studenti che riferiscono di aver giocato somme di denaro almeno una volta negli ultimi dodici mesi. Dal 2014 al 2015 la percentuale è cresciuta dal 39 al 42%, con un 7% che riferisce di giocare 4 o più volte alla settimana.

L’aumento è generalizzato per tutte le fasce d’età, in quasi tutte le aree geografiche e per entrambi i sessi: anche se la percentuale più alta resta quella fra i ragazzi 51% contro 32 delle femmine, l’incremento maggiore è quello di quattro punti registrato fra le ragazze 16-17enni, dal 27% al 31%.”.

Rispetto alle tipologie di gioco dal 2010 è diminuita sensibilmente la quota che gioca al Lotto/Superenalotto (dal 31 al 21%) e al Poker texano (dal 27 al 18%), aumentano invece coloro che hanno giocato a Totocalcio/totogol (dal 10 al 29%), altre scommesse (dal 6 al 15%) e Gratta e vinci (dal 63 al 69%).

I generi si differenziano anche a seconda del tipo di gioco: tra i maschi troviamo al primo posto le scommesse sportive (67%), seguite da Gratta e vinci (63%) e Totocalcio/totogol (40%); le ragazze preferiscono il Gratta e vinci (79%), seguito da Bingo/tombola (43%) e altri giochi con le carte (24%).

Per quanto riguarda i posti preferiti dai baby giocatori, perdono popolarità sia i locali pubblici non dedicati come bar, tabaccherie e pub, sia le abitazioni private, a favore delle sale scommesse. Al gioco d’azzardo online gioca invece circa l’8% degli studenti.

Stabile il dato circa l’importo delle giocate, l’8% degli studenti giocatori dichiara di aver speso oltre 50 euro nell’ultimo mese, il 17% tra i 10 ed i 50 euro, mentre il 75% meno di 10 euro.

Dal punto di vista geografico, prevale il Meridione. La percentuale di studenti che hanno giocato almeno una volta negli ultimi dodici mesi si attesta al 36,8% nel nord-ovest, 30,6 nel nord-est, 43,5 al centro e al 48,8% nel sud e nelle isole.

 

 

Donazione sostieni il Gazzettino Vesuviano