“Il Comune di Casamarciano uscirà dall’inutile carrozzone dell’Agenzia di sviluppo dell’area nolana”: lo dichiara il sindaco Andrea Manzi in una lettera indirizzata ai diciassette colleghi dei Comuni che compongono la società consortile. Un atto di accusa contro la “partitocrazia che divide i sindaci del Nolano sulle scelte più importanti per il territorio” e contro l’”incapacità gestionale” di chi guida ed ha guidato l’organismo costituito nel 2003 per fare da volano allo sviluppo del territorio.
Dopo l’ennesimo fallimento del tavolo di confronto tra i Comuni convocato per discutere sul futuro e la sopravvivenza dell’Agenzia, risoltosi con un nulla di fatto per la frammentazione esistente tra le fasce tricolori, Manzi ha messo nero su bianco la delusione personale e dell’ente che amministra rispetto ad un organismo nato su grandi premesse ma attualmente “senza strategie concrete di rilancio anche dopo la soppressione del Tavolo dei Comuni in favore del Cociv, organismo a maggioranza”.
Una mancanza di visione progettuale che si traduce, secondo il sindaco di Casamarciano, “nell’isolamento istituzionale del Nolano rispetto alla Regione Campania soprattutto nelle decisioni che incidono sull’ambiente e nella vacuità dei progetti integrati presentati dall’Agenzia in questi anni”.
“Pensavo- afferma Manzi nella missiva- che la presa di coscienza dei sindaci, specialmente quelli che a maggioranza gestiscono l’Agenzia, avesse finalmente partorito una strategia per portare al tavolo di concertazione una proposta operativa di rilancio, come la reintroduzione del Tavolo dei Comuni per garantire pari dignità decisionale sul piano politico e l’individuazione di nuove competenze tese a colmare i vuoti della progettualità integrata.
Niente da fare. Il solito balletto della difesa partitocratrica l’ha fatta da padrone”. Di fronte al nuovo fallimento, il primo cittadino di Casamarciano conclude: “Non c’è più tempo e spazio per mediazioni al ribasso che comunque non arriveranno mai. A chi usa l’Agenzia di Sviluppo solo ed unicamente per risolvere e sistemare questioni locali, dico continuate a fare pure ma per quanto mi riguarda per il mio paese prendo altre strade. Usciremo da questo carrozzone reso totalmente inutile per il territorio”.