Con delibera di giunta comunale n. 45 del 24 marzo 2016, venivano approvate nell’ambito dell’imposta Unica Comunale (IUC) – le aliquote delle componenti IMU – TASI – TARI (tassa sui rifiuti) per l’anno 2016. In particolare in ordine alla la tassa sui rifiuti venivano confermate le tariffe vigenti nel 2015.
Una volta approvate le tariffe verranno trasmessi i relativi atti al Consiglio Comunale per la successiva presa d’atto, quale allegato al bilanci di previsione che a sua volta dovrebbe essere approvato entro il 30 Aprile 2016.
LO STRALCIO DELLA RELAZIONE ISTRUTTORIA :
Il piano finanziario redatto dal Responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici per il 2016, con i quali vengono indicati i costi ed i ricavi derivanti dal servizio di gestione dei rifiuti, da coprire con i proventi del tributo e che deve coprire i costi al 100%:
Come si può facilmente rilevare il piano finanziario per il 2016 non si differenzia molto da quello relativo alle tariffe approvate per l’anno 2015:
Su quest’ ultima “goliardata” l’ex sindaco Paolo Fortunato ha sciolto ancora qualche nodo ecco la sua dichiarazione : qualora avessimo ancora dubbi, la approvazione della delibera delle tariffe per il 2016 conferma che il nuovo capitolato e comunque la gestione dei Rifiuti Solidi Urbani nella nostra città di Santa Maria la Carità non porterà alcun vantaggio ai cittadini, ma solo alla ditta che gestisce il servizio e che purtroppo continuerà a gestirlo per i prossimi sei anni.
Non si riesce a comprendere perché, anche avendolo sollecitato prima, durante e dopo le fasi di svolgimento della nuova gara di appalto, l’Amministrazione precedente di Franco Cascone e quella attuale di Giosuè D’Amora continuino ad agire in questo settore da anni in maniera subdola: negli ultimi 5 anni della Amministrazione di Franco Cascone i proventi derivanti dalla vendita dei materiali nobili sono stati dichiarati nel valore di euro 22.602 media anno, mentre un Comune come il nostro (12.000 abitanti), con una percentuale di raccolta differenziata di oltre il 50% ed i kg di rifiuti prodotti, dovrebbe avere un valore di questi proventi almeno 4 volte maggiore. Viene da chiedersi: che fine hanno fatto durante gli anni di Amministrazione Cascone questi soldi (circa 50.000 euro all’anno)? Un merito invece ha avuto la nuova Amministrazione di Giosuè D’Amora: ci ha fatto capire che questi soldi finiscono nelle tasche della ditta, che già ricava gli utili dichiarati nella base costi del capitolato del servizio, che la ditta si è aggiudicata.