Il logo a sei stelle sa tanto di sfida all’esperienza grillina conclusasi a febbraio con l’espulsione dal movimento di 36 attivisti: al Palapartenope si ritrovano in 70/80 per il battesimo della neonata associazione che sancisce a tutti gli effetti la scissione dai Cinquestelle e l’inizio di un nuovo cammino.
E siccome il nuovo corso degli ex grillini ha bisogno di una rottura simbolica, prima che il portavoce della nuova associazione Luca Capriello prenda la parola, dalla sala arriva l’invito a rimuovere il tavolo un po’ in rilievo dei relatori “perché’ nessuno deve parlare dall’alto, ma alla pari e in mezzo agli altri”.
Negli interventi che seguono, attacchi al M5s “che ha tradito la democrazia”, ma anche al sindaco de Magistris (“non faremo una lista a suo sostegno, non ha fatto nulla su rifiuti e ambiente”). L’idea della lista in effetti c’è «perché Napoli merita di più di un candidato brianzolo che tifa Juve – spiega Capriello – ma prima devono maturare alcune condizioni». Il riferimento è a Matteo Brambilla, il candidato scelto dai Cinquestelle per la carica di sindaco. “Mai visto prima – dice Marco Sacco, uno degli attivisti espulsi a febbraio – ora è un mese che si fa vedere ovunque. Ma non lo conosceva nessuno, un candidato debole che testimonia il disinteresse del movimento per Napoli”. In sala ci sono Lucia De Cicco, pasionaria anti discarica, e Vincenzo Russo, ambientalista, l’avvocato Roberto Ionta e un grillino della prima ora come Elio D’Angelo. E poi i rappresentanti dei movimenti civici, da Massa Critica a Bagnoli, gli stessi un tempo vicini ai Cinquestelle. Viene citata Rosa Capuozzo, il sindaco di Quarto che viene invitata a partecipare a una delle prossime iniziative. E poi spazio alle proposte, dal turismo all’ artigianato, all’ ambiente, dall’acqua bene pubblico allo sviluppo ecosostenibile. Gli ex grillini annunciano di voler presentare ricorso contro l’ espulsione dal movimento ma intanto il presente è una nuova casa, non più a cinque, ma a sei stelle.